AlpinismoAlta quota

Individuato il corpo di Alex Goldfarb – Invernale al Broad Peak

18/01/21 ore 16.50 (IT): Individuato il corpo di Alex Goldfarb

Ha un tragico epilogo la ricerca di Alex Goldfarb: il suo corpo senza vita è stato individuato durante il terzo sorvolo con i due elicotteri dell’Askari, a darne conferma in un comunicato stampa ufficiale László Pintér. Fatale è stata probabilmente una caduta, non ci sono ancora dettagli in merito. La famiglia per il momento ha deciso di non dare ulteriori aggiornamenti.

Il ricordo è stato affidato al figlio dell’alpinista, che ha reso pubblica la seguente commovente lettera che racconta in modo profondo chi Alex fosse.

Alex era un uomo che non si arrendeva mai. Si è trasferito negli Stati Uniti dopo il crollo del regime Sovietico iniziando a lavorare illegalmente in una fabbrica di plastica e vendendo il suo plasma per denaro. In poco più di un decennio, ha ottenuto due PhD ed è diventato professore di medicina ad Harvard. Ha avuto una incredibile carriera accademica, pubblicando oltre 70 paper scientifici e diversi libri, il più recente è il primo libro di medicina di terapia intensiva, con un capitolo sul COVID.

La sua straripante energia contagiava tutti coloro che gli stavano vicino, e la nostra casa è stato il luogo dove ogni venerdì sera per lo Shabbat ospiti -invitati o venuti in modo spontaneo- si raccoglievano attorno al tavolo bevendo e mangiando insieme. Alex è sempre stato la star dello show: quando non raccontava barzellette, ci regalava i suoi racconti su epiche salite, come quando trascorse la notte in un igloo costruito in fretta e furia durante la discesa dal Lenin Peak (7134m) o quando salvò la vita di un uomo mentre stava scalando sul ghiaccio sul Khan Tengri (7010m). Ha sempre avuto tempo per hobby interessanti – il più recente l’apicoltura- ed è sempre rimasto in contatto con gli amici che aveva in tutto il mondo.

Alex mi ha insegnato a cercare di essere sempre migliore; era sempre intento a leggere, a fare ricerca, scrivere e a vivere avventure. Nessun risultato era mai abbastanza, lo divertiva il brivido dell’inseguire qualcosa. Mi ha insegnato che il vero carattere di una persona si mostra nei momenti di difficoltà: quando la pandemia di Covid è scoppiata per la prima volta, molte persone -me incluso- hanno preferito stare a casa per proteggere se stessi. Alex ha cercato l’epicentro della pandemia nella costa est – l’Elmhurst hospital- e subito si è messo in auto per guidare fino a lì per curare i pazienti che ne avevano bisogno. Mi ha insegnato a far sentire la mia voce per quello che per me è giusto, e a combattere per coloro che non possono farlo per sé.

Se gli si chiedeva quale fosse il suo più grande successo, Aelx rispondeva senza dubbio la sua famiglia. Sappiamo che avrebbe fatto qualsiasi cosa per noi – non abbiamo mai dovuto preoccuparci perché si sarebbe preso qualsiasi fardello per chi amava. Era un grande uomo e sono orgoglioso di essere suo figlio. Spero di diventare un giorno anche solo una parte dell’uomo che era. Baruch Dayan Emet”.


18/01/21 ore 15.00 (IT): Trovate tracce di una tenda

Come previsto, i due elicotteri dell’Askari hanno sorvolato questa mattina il Pastore Peak dopo aver fatto salire a bordo John Snorri e Sajid  Sadpara.

I due velivoli hanno effettuato inizialmente 2/3 sorvoli sull’area senza trovare traccia di Alex Goldfarb o del suo passaggio. Dopo un rifornimento di carburante a Paju, gli elicotteri sono tornati per provare a perlustrare la zona della vetta della montagna e lì hanno individuato tracce di una tenda, non è stato specificata la posizione precisa. I piloti hanno confermato che le condizioni della montagna sono difficili con molti crepacci in evidenza. Un terzo volo è stato fatto per un controllo più approfondito sull’area.

Non ci sono ulteriori informazioni per il momento.


18/01/21 ore 10.00 (IT): Elicotteri verso Il Broad Peak

Sono partiti da Skardu e sono attesi a breve al Broad Peak gli elicotteri dell’Askari per effettuare una perlustrazione aerea alla ricerca di Alex Goldfarb, disperso da sabato sul Pastore Peak (6.209m). 

Ad aiutare nell’operazione di ricerca il compagno di cordata Zoltan Szlanko e John Snorri con Sajid Sadpara arrivati ieri dal campo base del K2. Asghar Ali Porik, sull’agenzia Jasmine Tours, ha reso noto che se sarà necessario arriveranno anche due alpinisti pakistani da Skardu per collaborare alle ricerche.

Ieri in un comunicato ufficiale ha spiegato il motivo per cui i due alpinisti si sono separati durante l’acclimatamento: “Dopo aver valutato i pericoli del terreno fortemente crepacciato, Zoltan, espero istruttore di alpinismo e soccorritore, ha suggerito di tornare indietro e così ha fatto mentre Alex ha deciso di proseguire“.


17/01/21 ore 14.20 (IT): Disperso Alex Goldfarb

Una seconda cattiva notizia dall’inverno in Karakorum. L’alpinista Alex Goldfarb è disperso da ieri sul Pastore Peak, una cima facile di 6.209m dietro il Broad Peak. La conferma è stata data da Asghar Ali Porik, manager dell’agenzia Jasmine Tour che supporta logisticamente la spedizione.

In vista del tentativo invernale al Broad Peak, Goldfarb si stava acclimatando insieme al compagno di cordata Zoltán Szlankó; quando quest’ultimo ha deciso di rientrare al campo base, Alex ha preferito proseguire. Nell’ultima comunicazione l’alpinista informava che sarebbe tornato entro la sera di sabato, ma così non è accaduto. Stamattina una squadra è andata a cercarlo via terra, senza trovare alcuna traccia. Sta aiutando nelle ricerche l’alpinista John Snorri, impegnato nel vicino K2.

Seguono aggiornamenti.

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2 Commenti

  1. Certo anche voi.. parlare di “cima facile”.. a 6.200 m.s.l.m. nell’inverno del Karakorum!.. non mi sembra diate una dimostraziine di buon senso.

    1. Ciao Leo, il Pastore Peak è una cima tecnicamente facile. Usata spesso come “trekking peak”.
      Il fatto che non presenti difficoltà tecniche, non vuol dire che possano accadere incidenti, anche a causa delle condizioni in cui può versare la montagna (come il terreno particolarmente crepacciato).

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