Cronaca

Val di Mello. Si riaccende la polemica attorno al sentiero per disabili

La polemica sorta la scorsa primavera attorno alla realizzazione di un sentiero per disabili in Val di Mello sembrava essersi conclusa con un “Tutto è bene quel che finisce bene”.

Nel mese di maggio era stato infatti raggiunto un accordo tra Ersaf, Ente regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste responsabile del progetto originale, e il Movimento per la Tutela della Val di Mello – tra i cui membri compaiono CAI, SEM, Ragni di Lecco, Guide alpine Val di Mello, Operatori della Val Masino e Mountain Wilderness – che aveva espresso perplessità in merito al potenziale impatto ambientale dell’opera.

Il progetto “rivisitato” con il consenso di entrambe le parti avrebbe dovuto portare alla realizzazione di un sentiero a minimo impatto. Ma negli scorsi giorni Mountain Wilderness ha evidenziato come i conti non tornino.

Qualcosa deve essere sfuggito di mano poiché la versione del progetto avviato nei mesi estivi all’iter burocratico risulterebbe essere quello originale, fortemente osteggiato dagli attivisti, schierati in difesa della riserva naturale.

Cosa è successo nel corso degli ultimi mesi?

Come si legge nel comunicato di denuncia apparso sul sito di Mountain Wilderness, a firma di Gabriella Suzanne Vanzan, “a luglio l’amministrazione ed Ersaf locali hanno riproposto nuovamente il vecchio progetto, per intenderci, quello che spiana tutto il sentiero sulla sinistra orografica. Con buona pace dell’accordo raggiunto con l’Assessore agli enti locali, montagna e piccoli comuni Sertori e con il Presidente e il Direttore generale di Ersaf Lombardia, rispettivamente Fede Pellone e Ornaghi. Trasmettendo tutta la documentazione alla Commissione tecnico-scientifica della riserva a fine luglio, con preghiera di esprimere il proprio parere e/o suggerire modifiche entro 30 giorni, decorsi i quali il progetto diventava esecutivo”.

A detta dell’associazione ambientalista, il tempismo scelto per la trasmissione dei documenti, ovvero il periodo estivo, andrebbe letto come un tentativo di far passare il tutto in cavalleria.

“Noi, invece, ci siamo attivati immediatamente e abbiamo segnalato ad Assessore ed Ersaf centrale il tentativo di aggirare l’accordo. La loro reazione, per dovere di cronaca, è stata immediata e il Direttore generale di Ersaf Lombardia ci ha promesso che avrebbe preso in mano il progetto, rivedendolo di suo pugno. Il risultato è un progetto che porta la sua firma. A un accurato confronto, tuttavia, relazione tecnica e computo a firma del Direttore generale di Ersaf risultano identici al progetto originario, se non per 3 o 4 voci stralciate, nessuna delle quali riguarda il sentiero. Ne consegue che gli interventi sul sentiero, escavatori inclusi, si faranno e non saranno di ordinaria manutenzione, come avevamo concordato”.

“L’amministrazione locale in data 30 agosto (decorsi cioè i 30 giorni summenzionati) ha emanato, come di prassi per i progetti da sottoporre a valutazione ambientale, un avviso di indizione di conferenza di servizi decisoria, in cui rimanda ancora una volta al progetto originario, da noi già contestato in primavera. Tale avviso chiede a una serie di amministrazioni ed enti di esprimere entro 90 giorni il proprio assenso o dissenso nei confronti del progetto (vale il principio del silenzio assenso). Trascorso tale termine, che scade il 30 novembre, il progetto verrà realizzato”.

Le perplessità di Mountain Wilderness risulterebbero infondate, a detta dell’Ersaf ma anche del Sindaco di Valmasino Simone Songini, secondo cui il progetto integrato presentato coinciderebbe con quanto concordato tra le parti.

“Ancora poca chiarezza su ciò che diventerà il sentiero nel lato sinistro della Val di Mello. In attesa fino al 30 novembre, quando è annunciata una conferenza di servizi con gli enti interessati al progetto”, si legge d’altro canto in una nota sulla pagina Facebook delle Guide alpine Val di Mello.

Primavera 2019: scoppia la polemica sul sentiero per disabili

Il 6 marzo 2019 il Comitato per la tutela della Val di Mello ha lanciato sul portale Change.org una petizione contro l’allargamento di un sentiero, sulla sinistra orografica della Val di Mello, in Val Masino. Un progetto proposto dall’Ersaf Lombardia per consentire di rendere il percorso accessibile ai disabili e percorribile in carrozzina.

La raccolta firma, destinata all’invio di un documento con richiesta di blocco del progetto indirizzata alla Regione Lombardia, è decollata in poche ore. Tra i firmatari (oltre 60.000) anche numerosi disabili e nomi noti nel mondo della montagna, quale quello di Mauro Corona.

Accanto al Comitato si sono schierate anche le Guide Alpine Val di Mello, il cui Presidente Luca Maspes ha espresso il rammarico di non essere stati chiamati a esprimere un proprio parere sull’iniziativa, resa nota soltanto in una fase già attuativa del progetto.

Un parere che consideriamo importante, perché viene da persone che vivono la valle per lavoro o per svago più dei frequentatori occasionali, persone che conoscono la Val di Mello in ogni suo angolo e che hanno già alzato la voce e il cuore più volte in passato, per proteggerla e lasciarla così com’è: un giardino dove vivere la natura al suo stato originale, senza cioè antropizzarla in modo irreversibile”.

Scendendo nel dettaglio delle conseguenze di un intervento sul sentiero, Maspes aveva evidenziato come il progetto avrebbe portato a “marcare una riga in mezzo alla valle, modificando il suo “lato selvaggio”, con una traccia che per essere larga più di un metro, aperta cioè anche al passaggio delle ruote, avrebbe bisogno di tagli, di ribaltamenti di terra e di demolizione di tanti sassi di granito che in alcuni tratti creano delle anse e degli imbuti suggestivi ed emozionanti, proprio perché creati dalla natura”.

Nel corso del mese di marzo hanno fatto sentire la propria voce contro il progetto anche i Ragni di Lecco e il CAI di Sondrio. Ultima voce importante giunta nel coro è stata quella dei diretti interessati, gli operatori della Val Masino. Con una lettera ufficiale, l’Associazione Operatori Val Masino ha espresso il proprio punto di vista, ovvero che la Val di Mello sia una riserva naturale e le attività turistiche debbano essere legate e rispettare questa sua naturalità. Nella lettera veniva evidenziato come sulla destra orografica della valle sia già presente un sentiero che arriva fino alla località Rasicapercorribile in mountain bike e, con idonea sistemazione, anche con carrozzine. Veniva quindi fatta richiesta all’Ersaf di valutare tale opzione alternativa.

A seguito delle proteste, il 7 maggio si è svolto un incontro tra attivisti e vertici di Regione Lombardia ed Ersaf, dal quale sembrava essersi raggiunto un accordo tra le parti.

 

Tags

Articoli correlati

3 Commenti

  1. Saranno i rifugisti della val di Mello a volere questa nuova strada, non gli basta più far pagare una mezza pensione 70 euro a notte.

  2. Se mai sarà necessario, e ci auguriamo tutti di no, siamo pronti alla mobilitazione per fermare i lavori! Teneteci aggiornati per favore

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close