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Prima neve sulle Alpi, tra paesaggi da fiaba e disagi. Santa Caterina Valfurva in ginocchio

Il sole è tornato a splendere sulle Alpi dopo un weekend di freddo e neve. Un assaggio di inverno, forse meglio dire autunno considerate le due settimane d’estate che teoricamente ancora ci attendono.

I fiocchi sono caduti abbondantemente prima sulle regioni alpine occidentali, dove la perturbazione è transitata tra giovedì e venerdì, spostandosi poi verso Est. Una vera e propria tormenta ha investito l’altopiano di Livigno (SO), a 1.816 metri di quota, nella giornata di domenica 8 settembre. La neve caduta copiosa sulle vette di Valtellina e Valchiavenna ha comportato notevoli disagi alla viabilità. Al Passo dello Stelvio, a quota 2.500 m, si sono superati i 30 cm di neve. Qui, a causa della neve, è stato chiuso al traffico nella giornata di domenica il versante sudtirolese. Una chiusura che si va ad aggiungere a quella già in corso causa caduta massi sul versante lombardo dalla scorsa settimana.

La neve mette in ginocchio Santa Caterina Valfurva

La situazione risulta particolarmente delicata a Santa Caterina Valfurva (SO) . Il comune ricordiamo essere semi-isolato dal 20 agosto. Nella notte tra il 19 e il 20 un enorme masso si è difatti staccato dalla frana del Ruinon, monitorata dal 1997 dai tecnici di Arpa Lombardia, interrompendo la strada provinciale 29 che conduce al paese.

“Fino a Sant’Antonio Valfurva, lungo la statale 29, non ci sono problemi – ci raccontava l’alpinista di Santa Caterina  Marco Confortola – Si transita con ogni mezzo. Una volta arrivato lì il turista che voglia raggiungere Santa Caterina può usufruire di navette e jeep messe a disposizione gratuitamente dal Comune. E non sono solo i turisti ad avere disagi. Ci sono una cinquantina di ragazzini che non si sa ancora come possano andare a scuola e tanti abitanti che lavorano nella bassa valle e hanno difficoltà a spostarsi dal paese. La strada boschiva, che siamo costretti a percorrere in questi giorni per uscire da Santa Caterina, è tutta in ombra. Appena arriverà il freddo sarà tutto ghiacciato e non si passerà più, dato che è anche ripida in certi punti”.

Il freddo è arrivato lo scorso weekend, con le ovvie conseguenze. Come mostra un video di Valtellina Turismo Mobile condiviso sulla pagina FB ufficiale di Confortola, la neve caduta sulla pista d’emergenza rende ora ancora più complicati gli spostamenti da e per il paese.

Se in altre zone alpine i primi fiocchi di fine estate sono stati accolti con giubilo, a Santa Caterina avranno portato per certo ulteriore sconforto tra gli abitanti. I disagi del paese proseguono infatti non solo dal 20 agosto ma dal 22 giugno. Risalgono a inizio estate i rilievi dei tecnici Arpa che hanno rilevato significativi movimenti nel mega-dissesto del Ruinon, con introduzione del divieto di transito sulla provinciale dalle ore 21 alle ore 7.

Dal 20 agosto, a seguito della caduta del masso per raggiungere Santa Caterina si sono rese disponibili due opzioni: oltrepassare il passo del Gavia (per residenti e autorizzati) o transitare con mezzi idonei lungo la pista di emergenza.

La neve degli scorsi giorni ha di fatto bloccato entrambe le soluzioni. Sul Gavia si sono attivati i mezzi spalaneve ma la via risultava ancora impraticabile nella serata di domenica. Fino alle 16 è inoltre stato interrotto il servizio delle navette.

“Quel che è accaduto oggi è la dimostrazione di quello che di qui in avanti può accadere ogni giorno – ha dichiarato in serata il vicesindaco di Valfurva Luca Bellotti, come riporta il quotidiano La Provincia di SondrioSanta Caterina è di fatto un paese isolato. Oggi è andata bene, perché non c’è stata la necessità di far passare ambulanze sulla pista d’emergenza, ma se ce ne fosse stato bisogno cosa sarebbe accaduto? La visibilità era pessima e quindi anche far intervenire l’elicottero sarebbe stato improponibile. Non ci si può affidare alla provvidenza e sperare vada sempre bene… bisogna pensare a un’alternativa e subito, perché si va verso l’inverno. Non possiamo rimanere con solo questa pista d’emergenza a disposizione”.

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Un commento

  1. Gia’annunciano nuovo colpo di coda di caldo intenso..si sciogliera’tutto.Per scaramanzia astenersi persino da fantasie sulle sciate che verranno…pregustate anzitempo.Continuare si puo’ con allenamenti , skiroll ecc.senza crederci troppo.

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