Arrampicata

Tokyo a un anno dalle Olimpiadi – Adam Ondra Road To Tokyo

Il 27esimo episodio di “Adam Ondra Road To Tokyo” è un salto nel futuro, alla scoperta della Tokyo che ospiterà le Olimpiadi del 2020. Un viaggio che consente ad Adam di proiettarsi oltre la delusione di non essersi qualificato per le Olimpiadi durante i Campionati del Mondo di Arrampicata in corso a Hachioji, in Giappone.

La sconfitta di Hachioji

Ai Campionati del Mondo di Arrampicata, dopo una prova speed da depennare e una nella media nel boulder, Adam sembrava puntare tutto sulla sfida lead ma è scivolato. Un errore che lo ha portato a un terzo posto provvisorio. I giudici lo hanno poi penalizzato per aver toccato uno spit con il piede nella fase iniziale della via ed è diventato 19esimo. Posizionamento che ha escluso di essere selezionato per la Combinata Olimpica.

Qualificati per le Olimpiadi grazie alle ottime prestazioni nella combinata sono invece: Alexander Megos, Jakob Schubert, Rishat Khaibullin, Mickael Mawem, Ludovico Fossali e Sean McColl tra i maschi, Shauna Coxsey, Janja Garnbret, Petra Klingler, Aleksandra Miroslaw, Brooke Raboutou, Jessica Pilz per le donne.

A spasso per Tokyo

Tokyo è una città futuristica…e affollata. Il tour in cui ci porta Ondra in questo nuovo episodio inizia in metro, il mezzo più rapido e facile per raggiungere i vari punti della città in cui andranno in scena le Olimpiadi 2020. L’Aomi Station sarà la stazione della metro da raggiungere per andare ad assistere alle sfide di arrampicata e basket. La struttura che ospiterà tali discipline sarà l’Aomi Urban Sports Park. Al momento sembra tutto un gran parcheggio ma, come ci spiega il campione ceco, “per montare una palestra da arrampicata servono pochi giorni”. Il caldo e l’umidità non promettono nulla di buono.

Con un po’ di fantasia (e il supporto dei digital) ecco che di fronte a Adam appare la parete olimpica. Insomma, un tuffo nel futuro che ci consente di vedere in anticipo cosa ci aspetterà tra un anno.

Dopo questo sogno a occhi aperti, il tour prosegue. Si va alla ricerca del sito in cui sorgerà il villaggio olimpico. Le strutture sono in costruzione e sono enormi. Dei piccoli grattacieli. “Più che un villaggio pare una città!”.

Proseguire il viaggio non è facile perché, a differenza della metro che offre traduzioni delle fermate in inglese, i cartelli che indicano le fermate dei bus sono solo in giapponese. Si consiglia di avere con sé uno smartphone per non perdersi!

Ultima tappa è lo Stadio Olimpico che ospiterà la cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici. Una struttura maestosa, quasi pronta, che accoglierà oltre 11.000 atleti provenienti da 206 nazioni.

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