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“Yugen”, alla ricerca del legame tra viaggiatore e montagna – Mountain and Chill

Tre anni di riprese in quota dal Canada al Giappone, dal Kirghizistan al Cile, di vetta in vetta esplorando angoli remoti del Pianeta, alla scoperta di luoghi e personaggi invisibili ai più. Questo in sintesi è “Yugen” (55’, 2018), il documentario che vi consigliamo di non perdere questa settimana. Disponibile su Prime Video in lingua inglese ma sottotitolato in italiano.

Un limite quello della lingua decisamente superabile. Sono le immagini a parlare da sé in questo lungometraggio “senza confini” che vede nelle vesti di regista e protagonista Rafael Pease, alpinista e snowboarder cileno, classe 1994.

Obiettivo del suo girovagare con cinepresa e crew a seguito è quello di catturare il legame che si viene a creare tra gli alpinisti o più semplicemente i viaggiatori e l’ambiente montano, la vera essenza del sentirsi un tutt’uno con la natura.

Paesaggi mozzafiato e incredibili riprese della fauna selvatica si mescolano ai racconti dei nativi. Un film che vuole sensibilizzare gli spettatori sull’importanza della conservazione e protezione degli ambienti naturali e della loro storia. Un messaggio così importante e sentito, soprattutto negli ultimi anni di fronte all’avanzare dei cambiamenti climatici, che ha portato “Yugen” a essere tradotto in 6 lingue (inglese, russo, kirghizo, spagnolo, giapponese e mapudungun, la lingua parlata dai Mapuche nel Cile centrale e meridionale e nell’Argentina ovest-centrale) e sottotitolato in 8 (inglese, spagnolo, francese, polacco, bulgaro, italiano, macedone e tedesco).

 

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