Alpinismo

Karakorum. Freddo e neve in quota accolgono le prime spedizioni dirette al K2 e Gasherbrum

“Una stagione estiva più fredda del normale”. Così Denis Urubko ha definito pochi giorni fa, giunto a Urdukas (3.960 m) in compagnia di Maria “Pipi” Cardell, le condizioni incontrate nella regione del Karakorum lungo il percorso di avvicinamento al campo base del Gasherbrum II. Condizioni meteo confermate anche da Marco Confortola, arrivato a Concordia il 18 giugno “dopo aver trascorso una nottata bella fredda a Gore 2”, anche lui con destinazione campo base del G2, così come da Mike Horn, impegnato in fase di acclimatazione sulle pendici del K2“Il tempo non è dei migliori oggi, tocca aspettare che schiarisca prima di spostarci al C2 (6.500 m)”, scriveva l’esploratore svizzero lunedì mattina.

Lo statunitense Garrett Madison, arrivato con il suo team a metà del trek verso il campo base del K2, riportava martedì 24 un miglioramento in corso del meteo, almeno alle quote di Paiju (3.400 m): “Ogni tanto un po’ di pioggia, un po’ di sole, un po’ di vento”.

Difficili sembrano essere anche le condizioni in parete, in particolare al K2. “Il 19 giugno delle pesanti valanghe hanno sepolto le corde fisse e l’attrezzatura d’arrampicata della nostra spedizione lungo la via Cesen del K2” – ha dichiarato l’alpinista Ali Musa, membro della spedizione pakistano-giapponese capitanata da Hiroshi Kawasaki, che a seguito di tali eventi ha deciso di chiudere la spedizione – “Poiché si è trattato della prima spedizione della stagione sulle montagne del Karakorum, ci siamo trovati ad affrontare vari problemi a causa del deteriorarsi delle condizioni meteo, con neve fresca da Goro 2 a Concordia e poi neve profonda tutto attorno al campo base”.

Secondo dichiarazioni rilasciate da una fonte locale ad Alan Arnette, si tratterebbe di una stagione decisamente insolita, con nevicate abbondanti che non si vedevano da 29 anni. È ancora però presto per parlare di una tendenza stagionale: per esperienza in Karakorum le finestre di bel tempo iniziano a essere più frequenti a luglio, motivo per il quale l’attività alpinistica più frenetica la troveremo proprio durante il prossimo mese.

A luglio il K2 ospiterà oltre 150 alpinisti e si renderà necessario un buon coordinamento tra le squadre per montare le tende, evitando zone a rischio valanghe. Un pericolo costante sul K2 nella stagione estiva, che in passato ha determinato il verificarsi di tragedie.

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