Cronaca

Troppi danni, la Provincia di Trento chiede la cattura dell’orso M49

Troppo esuberante e così la Provincia di Trento ha chiesto l’autorizzazione al Ministero dell’Ambiente e all’ISPRA per poter catturare l’orso M49 e spostarlo nel recinto del centro faunistico del Casteller. La motivazione sono i “reiterati comportamenti dannosi per i quali sono risultate inattuabili o inefficaci le misure di prevenzione”.

A M49, che era già stato catturato e radiocollarato nell’agosto del 2018, sarebbero da imputare circa il 50% dei danni da orso rilevati nel 2019 in Trentino. I danni che avrebbe invece causato nel 2018 – consistenti in numerose predazioni di bovini, equini ovi-caprini, suini e avicunicoli e i tentativi di penetrazione in caseifici e stalle di malghe nell’area Rendena-Giudicarie – sono di oltre 31.200 euro. Una somma che corrisponde al 38% del totale di indennizzi dell’anno scorso.

Le azioni di dissuasione intraprese, fanno sapere dalla Provincia, non hanno portato ad una diminuzione della tendenza a provocare danni, anzi, l’attività di monitoraggio intensivo ha evidenziato la grande difficoltà dell’intervenire in modo tempestivo ed efficace sul comportamento dell’animale.

La cattura per captivazione permanente, si legge nella lettera, risulta pertanto essere l’unica soluzione praticabile alla luce di quanto rilevato dai rapporti tecnici.

Tags

Articoli correlati

18 Commenti

  1. Occhio che la provincia di Trento è famosa per abbatterli gli orsi non per trasferirli. Andate a vedere cosa è successo non molto tempo fa……

  2. 31000 euro per la provincia di Trento fa ridere, il simbolo del parco Adamello Brenta è l’orso, l’orso non può essere usato solo come immagine per fare soldi. Spero che continui a fare “danni” e non venga mai catturato. Viva l’orso M49. Poi vorrei sapere che danni farebbe? è un animale si comporta come un animale.

  3. É ora che lo fermino sto animale.
    Ha già fatto un sacco di danni, tipo: insozzato i monti con sacchetti di plastica, carte di merende, bottiglie, lattine ecc. Ora pianta chiodi e attacca funi su pareti, per permettere ad altri orsi di andare in montagna.
    Eliminiamo l’orso, il lupo, la volpe, i rapaci così noi civili e amanti della natura possiamo goderci la nostra montagna.
    Già che ci siamo eliminiamo anche i temporali il troppo sole e la neve; sia mai che una slavina ci disturbi

  4. Sì ok, in pratica in Italia gli animali devono essere dei giocattolini a servizio degli umani. Quando rompono loro le scatole, bisogna toglierli di mezzo in qualche modo.

    Mentalità infima da padroni del Mondo.

  5. Certo che gli “umani” che “lavorano” alla provincia di Trento, sono davvero delle specie da studiare….
    Gli metterei anche a loro i radiocollari… per individuare in tempo zero le cazzate che fanno e dicono… e perchè no, catturarli e trasferirli in zone recintate dove, forse, non fanno più danni alla natura.

  6. la questione va gestita, un animale così è un problema sopratutto per chi abita e lavora nel suo raggio d’azione, e non è improbabile che prima o poi ci scappi il morto (umano)
    i proclami di animalisti da salotto, lasciano il tempo che trovano, altrimenti, come la storia insegna, ci pensano direttamente i local, e dubito che qualcuno di lorsignori benpensanti, vada a fare da scorta all’orso H24

    1. Caro Stefano
      Guarda che l’orso in questione non è un Grizli che può uccidere l’uomo.
      Non fare il cittadino pauroso… Questi orsi appena sentono l’odore degli umani, sono i primi a scappare su…
      Sveglia

      1. anni fa era arrivato vicino alla mia zona un branco di lupi, dopo la predazione di alcuni capi di bestiame da allevamenti della zona, i local si sono organizzati tra loro, è hanno eliminato il problema, e purtroppo, a dare una mano hai lupi, non c’erano ne gli enti preposti, ne i tastieristi ecologisti come te, c’era un motivo se si erano estinti, evidentemente chi abita i loro territori di caccia non è così illuminato come i “cittadini”, è per quello che dico che il problema va gestito, nell’interesse del lupo, nel mondo reale ci vuole un po di pragmatismo, e sopratutto connettere il cervello prima di picchiare sui tasti

    2. Sarà…ma io sono convinto che se mai ci scapperà il morto (speriamo ovviamente di no) non sarà “umano”…

  7. Stefano, se vai in Africa potresti morire per causa di un leone o di un ippopotamo. Quindi cosa proponi di fare? Ingabbiare anche loro?

    1. e infatti, in Africa, i local li stanno portando all’estinzione, il problema non è certo di noi turisti o cittadini che andiamo li a godere di pacchetti settimanali “wild nature all inclusive 5 stars”, è di chi vive, nella miseria, H24 nei loro territori di caccia …i pastori masai, non hanno la sindrome di cappuccetto rosso, semplicemente fanno come abbiamo fatto noi nei secoli scorsi, quando era la fame a comandare, se si vuole evitare l’estinzione di molti predatori e animali dannosi per le attività umane, bisogna gestire il problema, sopratutto dando una mano ai local

  8. L’orso è l’orso. e sta a casa sua.
    Punto
    Se hai paura di incontrarlo, non andare in zona. Resta al bar per lo spritz.

    1. Non capisco cosa intendi quando dici che l’orso è a casa sua: era estinto ed è stato reintrodotto importandolo dall’estero. Con la stessa logica dovremo sgomberare tutte le città americane dell’ovest, abbattere i grattacieli, ripiantare i teepee e riconsegnare il territorio ai nativi.
      Credo che iinvece questo appartenga a chi ci abita, vi lavora e lo conserva anche per noi che andiamo a farci del turismo.

      1. Sarà anche stato reintrodotto… ma che cavolo vuol dire? Adesso è ANCHE CASA SUA.

        L’uomo deve capire che il Mondo non è il suo giocattolino personale. DEVE IMPARARE a convivere con altri esseri viventi e ha già fatto abbastanza danni.

      2. E c’era bisogno di sterminare orso e lupo per abitare quel territorio? L uomo conserva l ambiente come fosse il suo giardino… 2 sforbiciate

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close