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In migliaia sul Semprevisa per ricordare Daniele Nardi. Tra i presenti anche Alex Txikon

Una domenica iniziata alle prime luci dell’alba quella vissuta dalle migliaia di persone che hanno preso parte alla passeggiata sul monte Semprevisa organizzata dall’associazione GoTrekk per ricordare l’alpinista Daniele Nardi, per il quale la vetta più alta dei Lepini (1536 m) era la montagna di casa, luogo prediletto dei suoi allenamenti, punto di partenza delle sue avventure himalayane.

Ma Daniele come faceva a salire in un’ora?” – questa l’esclamazione di una delle tante bambine presenti all’evento insieme ai genitori, felice di partecipare, con in spalla lo zainetto contenente il panino da mangiare una volta terminata la lunga salita alla vetta, a un evento probabilmente senza paragoni in Appennino, di certo mai realizzato prima su quei monti dalle cui creste lo sguardo si sofferma sull’Agro pontino, dai Monti Ausoni al Circeo, ancora più a destra sulla città di Latina con la sua torre, e ancora sui laghi costieri e le Isole Ponziane.

Un pensiero che ieri avrà attraversato la mente di tanti, lungo quel “serpentone di fiaccole in cammino”, come lo ha definito Filippo Thiery, emozionato ed emozionante oratore nel corso della cerimonia di chiusura della giornata a Camporosello, un’ora trascorsa nell’anfiteatro naturale a suon di musica e ricordi.

Una linea colorata verso la vetta, prima in salita poi in discesa, lungo la quale erano presenti sì alpinisti, tra cui grandi amici di Daniele come Tarcisio Bellò, Roberto delle Monache e, quasi in incognita tra i presenti ignari, Alex Txikon. Ma anche tanti appassionati coraggiosi, appartenenti ad ogni fascia di età, dai bimbi portati in spalla (come il piccolo Mattia, arrivato in vetta sulla schiena dello zio Claudio Nardi) ai più anziani, che con energia da far invidia ai più giovani, si sono inerpicati fino a 1500 metri per non mancare ad un momento collettivo pieno di significato.

Daniele aveva il sogno di portare migliaia di persone a Camporosello” – ha raccontato il fratello Claudio durante la cerimonia svolta alle ore 12 in vetta, durante la quale è stata scoperta dalla moglie Daniela, una targa in memoria di Nardi, in attesa che termini l’iter istituzionale intrapreso per l’intitolazione ufficiale della vetta all’alpinista scomparso – “Oggi quel sogno si è realizzato. E anzi abbiamo portato migliaia di persone non solo a Camporosello ma in vetta!”.

Gli applausi all’unisono, così come gli squilli di tromba, si sono levati dalla cima verso il cielo immensamente blu di una domenica dai toni estivi.

Una giornata in cui il sudore si è mescolato alle risate, in cui tra sconosciuti giunti da più parti d’Italia, si è finiti per diventare gruppo nel cuore dei Lepini, tornando a casa con impressa sul volto l’impronta degli occhiali da sole, nella mente quella dell’abbraccio collettivo da record, scattato su invito di Filippo Thiery a stringersi l’un con l’altro e tutti con la famiglia, sulle note di una canzone non casuale, scelta oculata anche questa del meteorologo, amico e compagno di avventure di Daniele: Telegraph Road dei Dire Straits.

Un abbraccio che di certo avrebbe reso immensamente soddisfatto Daniele, che ci piace pensare abbia visto tutto da quote ben più alte.

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4 Commenti

  1. Credo che con la scomparsa di Daniele e Tom termino di seguire il mondo della montagna. Uno dopo l’altro questi “amici” che non conosciamo personalmente, ma solo seguendoli sul web, che ci portano a scalare le vette più alte della terra se ne vanno… e noi restiamo qui, con un senso di vuoto, di tristezza, con un qualcosa che manca…ogni volta è doloroso. Ogni volta che loro sono in spedizione, noi a casa siamo in trepidante attesa di notizie, quando partono per la vetta siamo emozionati, gasati, ma anche preoccupati, e fin che non sono al sicuro al campo base, non siamo tranquilli. Troppe morti, troppi lutti e troppo dolore. Di gente “famosa” e anche non. Non ero pronto alla perdita di Daniele, quasi convinto che questa volta ci riuscisse e che quella famosa ultima intervista fosse una specie di cornetto contro la sfortuna…

    1. bene, uno in meno. Segui solo le iene e lascia perdere la montagna che non è spettacolo da guardare sul divano come la tv.

  2. Marco.
    Cerchi attenzione praticando della comune maleducazione?
    Una sana passeggiata in montagna fa miracoli per distendere i nervi .
    Approfittane. Purtroppo è a disposizione di tutti.
    Buona serena giornata

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