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Scoperta incredibile dalla ricerca: i ghiacci dell’Everest restituiscono a 8000m l’Otzi dell’Himalaya

Il riscaldamento globale sta facendo sentire i suoi effetti anche alle quote più elevate, anche sul più alto degli Ottomila, il monte Everest. “Per via del riscaldamento globale gli strati di ghiaccio e i ghiacciai si sciolgono più velocemente. Corpi rimasti sepolti in tutti questi anni stanno ora riaffiorando. Abbiamo già portato giù i cadaveri di alcuni alpinisti morti negli ultimi tempi, ma ora ad essere visibili sono anche quelli di periodi precedenti” – ha dichiarato alla Bbc il ricercatore dell’università di Foolshire, in Inghilterra, dott. Fisherman.

Nessuno però aveva immaginato che i “periodi precedenti” potessero risalire molto più indietro degli anni ’20 del secolo scorso quando furono organizzate le prime spedizioni britanniche per tentare di conquistare la vetta dell’Everest.

Questo fino alla pubblicazione sulla rivista scientifica April della ricerca del dott. Fisherman, il quale ha rivelato una scoperta che potrebbe riscrivere la storia dell’esplorazione himalayana, se non quella addirittura dell’alpinismo.

Durante la missione scientifica portata avanti la scorsa primavera sul Tetto del Mondo, il team ha rinvenuto poco sotto l’Hillary Step, ad una quota di circa 8700 metri, un corpo conservato nei ghiacci di quello che a un primo sguardo poteva essere scambiato per un alpinista. Già le prime osservazioni hanno però mostrato che c’era qualcosa che non andava e che l’abbigliamento e la conservazione suggerivano che la salma fosse molto meno recente di quanto si potesse immaginare.

Dopo un anno di studi, gli scienziati sono riusciti a datare la salma al radiocarbonio che gli attribuisce un’età di 5000 anni. Si tratterebbe dell’Otzi himalayano, sebbene la mummia conservata a Bolzano risulti ancora più antica.

Molte sono le domande che sorgono ora, prima fra tutte: cosa ci faceva 5000 anni fa un uomo sotto la vetta dell’Everest? può questa straordinaria scoperta riscrivere la storia dell’alpinismo aprendo un nuovo mistero sulla prima conquista del Tetto del Mondo che si affianca a quello di Mallory e Irvine?

Per rispondere a questa domande bisognerà attendere i risultati delle nuove ricerche del team del dott. Fisherman.

 

 

 

 

 

 

 

 

Buon primo di Aprile dalla redazione!

 

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13 Commenti

  1. Ehi redazione! Non ci casco MAI e questo non perchè sono più perspicace degli altri, ma perché compio gli anni e ci sono abituato ?

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