Alpinismo

La famiglia di Daniele Nardi: nessuna inziativa in corso per il recupero dei corpi

Riguardo le notizie che stanno circolando in queste ultime ore su un possibile recupero del corpo di Nardi da dove si trova ora sul Naga Parbat, la famiglia di Daniele dichiara che non ci sono iniziative in corso.

Eventuali ipotesi in questo senso saranno prese in forma privata.

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29 Commenti

  1. Grandissimo Nardi….sta riposando sulla sua montagna. Spero che la famiglia rifiuti aiuti che vengono da chi dovrebbe fare silenzio per rispetto

    1. Dillo alla moglie e al suo primogenito nato a settembre.se t fai una famiglia devi dargli la sicurezza di farli sentire sicuri e al primo posto nella tua vita

    2. Talmente grande che per i suoi sogni ha lasciato un figlio e una moglie.
      I grandi mettono davanti i figli alle loro esigenze, altrimenti sono solo bambini viziati

    1. Nell’articolo si legge: “Una prima richiesta è già arrivata, «fino a quando però il quadro non sarà completo con un’esplicita intenzione da parte di tutte le famiglie interessate, la missione di recupero non prenderà corpo”.
      Magari la richiesta è arrivata dalla famiglia di Tom.

  2. L’aspetto romantico del “riposo sulla montagna amata” a volte contrasta con l’aspetto amministrativo, medico legale.
    Forse ci sono certificati di morte accertata o presunta, polizze assicurative …firme, timbri…legislazione Italiana e Pakistana da accordare…tregua sul fronte caldo…forse pure disposizioni dei due alpinisti da rispettare…

  3. Strano è la vita…. Ma come al solito, ora che il GRANDE DANIELE NARDI nn c’è più, tutti si mettono a complimenta disposizione…. e indovina tra i tanti proprio chi??? Txikon e Moro proprio i due che lo hanno tradito…. Buffoniiii

    1. Nessuno fa nulla gratis… nemmeno Moro, anzi…
      Penso che non lo faccia per spirito benevolo, ma x un torna conto.
      ma questa è solo la mia opinione.

  4. Al riguardo consiglio di leggere l’articolo di Alessandro Filippini su “alpinisti e montagne”. Spiega come si è giunti a questo equivoco.

  5. Ritengo davvero stonate e fuori luogo le parole e e l’intraprendenza non richiesta di Simone Moro in questa trista vicenda.L’ho sentito un pomeriggio in Tv,peraltro in una trasmissione ridicola che non c’entrava nulla,avventurarsi in dichiarazioni di cui si ricorda solo la sua ansia di apparire sempre comunque,di voler accreditarsi pubblicamente come il portatore dei valori del ” vero alpinista”.E’ stato un momento imbarazzante, per lui, soprattutto per chi conosceva i suoi trascorsi con Nardi.Questa sua “non richiesta ” disponibilità al recupero dei corpi (ovviamente trasferita su tutti i media come nel suo stile) mi ha confermato la sensibilità ed i limiti di un personaggio che avrei preferito apprezzare in altri contesti.
    Davvero una brutta pagina.esattamente il contrario dell’etica della solidarietà che la Montagna suggerisce.

  6. Premetto che quando si verifica una simile disgrazia è facile sembrare fuori luogo o sopra le righe: non è il mio intento.
    Però noto troppo tifo da stadio in questa faccenda e poca obiettività.
    Non ho visto un solo commento in cui si sottolineasse il fatto che probabilmente nè Nardi nè tanto meno Ballard avessero le capacità tecniche sufficienti per cimentarsi in una simile impresa con un minimo di possibilità di riuscita.
    Ho sempre seguito molto entrambi (e prima di Tom le imprese di sua mamma Allison, di cui sono sempre stato un grande estimatore) e fin dal principio ho trovato la coppia mal assemblata e sprovvista del background necessario e sufficiente per cimentarsi in una simile impresa con possibilità di successo.
    Il povero Daniele ha provato per molti anni a risolvere l’enigma dello Sperone, ma è oggettivo il fatto che non abbia mai compiuto grandi progressi: studiare a lungo una via e conoscerla come le proprie tasche purtroppo non colma il gap di talento/capacità necessarie per completarla sulla montagna .. so che scriverlo ora può apparire cinico e poco rispettoso, ma è la mia opinione e a leggere Montagna.tv sembra che nessuno abbia mai avuto la medesima impressione.
    Per quanto concerne il recupero dei corpi, mi pare di capire che si tratti di un grande misunderstanding nato da un quesito che un giornalista ha posto a Moro e a cui Simone ha risposto; essendo un personaggio noto e mediaticamente esposto è stata poi riportata da diverse testate, generando confusione.

  7. Va beh ho capito. Ogni cosa che faccia Moro adesso sbaglia. Sì offre di fare una cosa nobile a rischio della vita? Sbaglia. Non fa nulla? Sbaglia. Respira? Sbaglia.

    Bah. Non capisco sto tifo da stadio.

  8. Daniele per me è stato un grande dopo potere direi tutto ma ci vogliono le palle per provare sapendo i rischi.
    Il resto è noia

  9. Lo stesso commento che ho fatto per Alex Txikon quando si è espresso per il recupero degli sfortunati alpinisti, lo faccio identico per Simone Moro:
    Solo per aver proposto il recupero ti ammiro tantissimo, spero che la cosa possa essere effettuata e che Daniele e Tom possano riposare vicino ad i loro cari.

  10. Alessandro Sabotti !!
    datti una calmata ..respira prima di scrivere

    Ti ricordo che non si conquistano Montagne ,Oceani , ne Poli
    l’uomo che li raggiunge è semplicemente un’UOMO LIBERO

  11. Attenzione a non sposare, senza averne gli elementi, una versione piuttosto che un’altra. Tamara Lunger nel suo libro racconta tutta un’altra storia dell’accaduto tra Nardi e Moro nel 2016. E comunque sono sconcertata che la famiglia rifiuti l’offerta di andare a recuperare il corpo di Daniele, da chiunque provenga e che sia in grado di farlo. Di fronte a questa tragedia, un tifo da stadio è come minimo incomprensibile

  12. A mio parere, se il recupero dei corpi è possibile, vanno recuperati.
    Non dovrebbere essere la moglie di Daniele, o i famigliari di Tom a decidere, ma visto che il Nanga Parbat è in territorio pakistano, la decisione dovrebbe spettare al governo pakistano, che potrebbe non avere piacere che si trasformi in un cimitero a cielo aperto.

  13. Mi permetto di dire che ballard ha un curriculum di tutto rispetto, e che se non fosse per txikon, le famiglie non avrebbero mai avuto delle risposte. Al di là di quello che è successo nel passato, di cui non dovremmo preoccuparci noi, che del nanga parbat non vedremo mai nemmeno il campo base. La montagna divide, e unisce. Ma più di tutto, nel momento del bisogno, unisce, come ha detto alex.

    1. Grazie Filippo, mi hai fatto conoscere questo personaggio ” Ash Routen ” che proprio non conoscevo, tutto molto interessante, lui non aggiunge nulla a quanto già non conoscevamo sull’argomento Daniele e Tom, ma mi fà capire quanto e con quale interesse era, ed è seguita questa tragica vicenda. Davvero un bel ricordo, grazie ancora, ciao.

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