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Scialpinisti e ciaspolatori in pista dopo l’orario di chiusura. Brembo Super Ski minaccia di chiudere la stazione

Vittorio Salusso, Direttore Generale del Brembo Super Ski, il più grande comprensorio sciistico della bergamasca tra San Simone, Foppolo e Carona, ha scelto la via dei social per dichiarare quanto sia insostenibile il comportamento di scialpinisti e ciaspolatori che attraversano le piste dopo l’orario di chiusura.

Il suo post pubblicato sulla pagina Facebook del comprensorio, si presenta come una lettera destinata ai clienti.

Gentili Clienti, cari amici sciatori, per voi che siete l’unica risorsa per la nostra stazione e per il paese, tutte le sere i nostri mezzi battipista cercano di preparare al meglio le piste per regalarvi una bella giornata sulla neve. Purtroppo parte delle piste di mattina sono già sciate dagli scialpinisti che le percorrono alla sera sia in salita sia in discesa dopo la manutenzione delle stesse” – si legge nelle prime righe di denuncia di una situazione diventata critica, che proseguono con una chiara accusa rivolta a scialpinisti e ciaspolatori con scarsa etica, di violare la legge percorrendo le piste in orario serale –“Nelle stagioni come queste, con questo clima, dove l’unica neve sciabile è quella prodotta dall’innevamento, credo che sia da parte degli sci alpinisti e ciaspolatori una mancanza di rispetto verso di voi e verso il nostro lavoro. Ricordiamo nuovamente che è vietata per LEGGE qualsiasi percorrenza sulle piste dopo la chiusura degli impianti”.

Salusso addita anche gli operatori del luogo come elemento aggravante del problema, responsabili di alimentare questa attività illecita quando “dovrebbero essere i primi a salvaguardare le loro risorse più importanti…. la neve e gli sciatori”.

La lettera si conclude con un avviso perentorio: “Se continuerà tale situazione: battipista per trasporto persone, motoslitte, ciaspolatori, sci alpinisti (termine sbagliato i veri “sciatori alpinisti” non vanno sulle piste da sci) che scorazzano lungo le piste rovinandole, la stazione sarà costretta a chiudere in anticipo”.

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5 Commenti

  1. Concedere di risalire la pista la sera in determinati giorni e a determinate ore come si fa da altre parti o creare un percorsi dedicati, sono alcune soluzioni già di successo in diverse località dell’arco alpino…vietare e minacciare chiusure non serve a niente ed è controproducente. Gli scialpinisti che macinano 2000m di dislivello durante i week end sono proprio i primi che hanno bisogno di allenarsi anche durante la settimana…

  2. Niente, non la capiranno mai… lasciare qualche serata, come dice il lettore Carlo qui sopra, agli scialpinisti per allenarsi o solo per sgranchirsi le gambe dopo una giornata di lavoro in mezzo alla natura è troppo. Bisogna solo vendere skipass e fare cassa, non aprire un attimo gli occhi e capire che lo scialpinismo, anche quello sulle piste durante l’ orario serale, è un fenomeno sempre più in crescita che non si regola multando o vietando. Anzi, lasciando una pista aperta alla salita serale e una baita o un bar in prossimità si creerebbe un minimo di indotto come fanno in alcune località (ancora non troppe purtroppo). E allora se proprio non ci riuscite a guardare un pò più in là del vostro naso chiudete pure almeno non ci saranno più gatti a battere le piste e si potrà andare tranquillamente anche di giorno.

  3. “Gentili Clienti, cari amici sciatori, per voi che siete l’unica risorsa per la nostra stazione e per il paese” questa frase è vergognosa senza rispetto per tutte le persone che non sciano normalmente…si faccia un esame di coscenza quanto le sue piste da sci costano all’ambiente…

  4. Scialpinisti veri, scialpinisti finti, unica risorsa … in Francia lo sci alpinismo fatto esclusivamente su pista sta diventando pratica a sé. Ski fitness o qualcosa del genere l’ho sentito chiamare

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