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Attenzione al ghiaccio sui sentieri. Qualche consiglio per affrontarlo in sicurezza

“Per quanto riguarda gli interventi di questo inverno posso certamente dire che è anomalo. Solitamente questo periodo dell’anno è legato alle valanghe mentre oggi, paradossalmente, ci troviamo ad effettuare operazioni di soccorso tipiche del periodo primaverile o autunnale ci spiega Marco Astori, neodelegato del Soccorso Alpino VI Orobica. “Le cadute sul sentiero poi sono una cosa che capita anche d’estate, senza ghiaccio. Anche se, va detto, da inizio anno questo genere di interventi sono stati davvero tanti. I primi giorni di questo 2019 sono infatti stati caratterizzati da un alto numero di escursionisti rimasti coinvolti in incidenti dovuti alla presenza di ghiaccio sui sentieri. Da Pordenone, dove un uomo di 57 anni ha riportato una probabile frattura al ginocchio e una distorsione della caviglia; a Sondrio, dove una turista irlandese è scivolata fratturandosi la tibia; fino ad arrivare ai casi più estremi avvenuti in Lombardia il 6 gennaio scorso che sono costati la vita a due escursionisti.

 

Marco ritieni che questo inverno scarsamente nevoso ed eccezionalmente mite per le Alpi sia tra le cause di questi numerosi incidenti?

Sicuramente le scarse precipitazioni nevose sono uno dei motivi che più di tutti spingono le persone e gli appassionati ad andare in montagna con attrezzatura, a volte, non adeguata al periodo. Il fatto che all’attacco dei sentieri ci siano erba, foglie e condizioni autunnali non implica che i rischi insiti nel territorio siano gli stessi.

A cosa si deve questa abbondante formazione di ghiaccio lungo i sentieri?

A novembre in quota ci sono state le prime nevicate a cui poi ha fatto seguito, verso la fine dell’anno, un considerevole aumento della temperatura che ha provocato la fusione dello strato nevoso. Con l’arrivo poi del freddo si è venuta a creare un’importante presenza di ghiaccio sul terreno. Un ghiaccio insidioso e difficile da vedere e riconoscere perché si trova nascosto sotto le foglie, sotto il terriccio, tra l’erba. Così, chi si muove sul sentiero, pensa di poter camminare serenamente anche se il rischio di mettere il piede in fallo e scivolare è molto alto. Nei casi più fortunati ce la si cava con una bottarella, qualcun altro invece si rompe qualcosa, altri che invece si muovono su terreni più esposti ci possono rimettere la vita.

Come bisognerebbe approcciarsi ai sentieri in questo periodo?

Con la massima attenzione possibile perché ogni punto del terreno piò essere pericoloso. Oltre a questo è poi necessario utilizzare la giusta attrezzatura.

Che attrezzatura serve?

Come minimo un paio di scarponcini anche se questi non bastano per difendersi dalle scivolate. Molto importante è avere con se un paio di ramponi che possano mordere il ghiaccio, soprattutto se si va in condizioni di alta montagna. Insieme ai ramponi è sempre utile portare una piccozza che, in caso di caduta, può servire per arrestare un’eventuale scivolata o per aggrapparsi da qualche parte.

I ramponcini antiscivolo possono essere utili?

Si, ma solo su sentieri semplici e privi di esposizione. Certamente non possono essere utilizzati per andare in montagna. Non si può ad esempio pensare di effettuare una salita alle vette orobiche con i ramponcini. Purtroppo la non osservanza di queste semplici regole può portare a conseguenze a volte drammatiche. Ovviamente poi la tragedia può succedere comunque, anche se si è preparati ed attrezzati. È però importante mettere in campo tutto quanto necessario per evitarla.

Oltre alle condizioni del terreno bisogna anche regolarsi essendo consci che è inverno…

Si, bisogna anzitutto valutare bene le ore di luce che in questa stagione sono poche per cui è importante, se si progetta una gita che può essere lunga, portare con se una lampada frontale. Oltre a questo anche l’abbigliamento va ben valutato prima di partire. È fondamentale avere con se del vestiario coprente per scaldarsi dal freddo, anche se mentre si cammina magari si sente caldo. Quando però ci si ferma o se si viene rallentati da un infortunio il gelo inizia a farsi sentire e se non si ha nulla con cui ripararsi si rischia l’ipotermia, che può comportare danni importanti.

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Un commento

  1. Chi li ha , provveda anche ad una passata lenta di lima a mano sulle punte se sono arrotondate.Anche i bastoni da escursione o NW aiutano a rinforzare l’equilibrio.

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