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L’Aquila, il Club alpino italiano e’ tornato a casa

La Giornata Internazionale della Montagna è stata vissuta dal Club alpino italiano a L’Aquila. Nel tardo pomeriggio la Sezione locale ha infatti riaperto ufficialmente la propria sede storica nel centro cittadino, chiusa da quasi dieci anni dopo il devastante terremoto del 2009. “Siamo la prima associazione della città a essere tornata all’interno di quella che era la zona rossa“, ha dichiarato il Presidente sezionale Vincenzo Brancadoro davanti alla platea gremita. “Anche la nostra biblioteca è la prima, tra tutte le biblioteche della nostra città, a essere presente oggi in centro. Come Sezione ci stiamo impegnando molto, coltivando rapporti con le istituzioni, con l’Università, organizzando eventi e impegnandoci nella ristrutturazione dei nostri rifugi. Sono convinto che questa semina avrà un seguito“.

Sono davvero emozionato perché vedo l’entusiasmo e la soddisfazione di chi ha atteso anni per arrivare a un risultato. Siamo stati i primi a rimettere piede nel centro storico de L’Aquila e i primi a fare qualcosa nel centro di Amatrice. Questo è il risultato di chi ha continuato a credere dove sembrava non ci fosse più nulla“, ha affermato il Presidente generale del CAI Vincenzo Torti, arrivato a L’Aquila dopo aver posato la prima pietra della Casa della Montagna ad Amatrice poche ore prima. “La montagna è una scuola di carattere, volontà e solidarietà. E il CAI che vedo in ogni occasione è esattamente questo: la montagna ci ha dato gli strumenti per renderci protagonisti di qualcosa di molto bello“. Torti ha accennato anche al progetto di ripristino del Sentiero Italia (per approfondire, qui), il cui tracciato toccherà borghi e montagne delle regioni del Centro Italia colpite dai terremoti.

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