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Continua inarrestabile il collasso dei ghiacciai delle Alpi – di Claudio Smiraglia

Testo di Claudio Smiraglia professore ordinario presso il dipartimento di scienze della terra “Ardito Desio” dell’università degli Studi di Milano

 

Il recente articolo dedicato ai ghiacciai, che riporta i dati di un esperto (Roberto Dinale dell’Ufficio Idrografico della Provincia Autonoma di Bolzano) e le impressioni di una famosa guida (Marco Confortola di Valfurva), indicano chiaramente l’interesse che il regresso dei ghiacciai riveste sia per il mondo scientifico sia per i fruitori dell’alta montagna.

E’ quindi utile fare il punto sulla situazione dei ghiacciai alpini, utilizzando i dati più aggiornati.

Anche l’estate 2018 ha infatti evidenziato arretramenti delle fronti glaciali di decine di metri e riduzioni di spessore superiori al metro. Per avere un quadro generale è tuttavia necessario riferirsi agli inventari glaciologici che permettono di confrontare l’insieme del glacialismo alpino in date differenti e quindi di verificarne l’evoluzione.

Un progetto internazionale, cui aderisce anche l’Università Statale di Milano, sta mappando le superfici di tutti i ghiacciai delle Alpi basandosi sull’utilizzo di immagini satellitari ad alta risoluzione del 2015 (Satellite Sentinel 2 con una risoluzione spaziale mai utilizzata prima di 10 m). Le prime elaborazioni indicano una superficie totale glacializzata di circa 1800 km2suddivisa in 4260 ghiacciai (il limite areale inferiore è fissato in 0,02 km2). Il confronto con i dati precedenti indica un continuo regresso delle superfici.

Si passa infatti dai 4500 kmverso la metà dell’Ottocento ai 2900 km2degli Anni Settanta del Novecento, ai 2100 km2del 2003 agli attuali 1792 km2. In pratica dalla metà dell’Ottocento si è perso il 60% della superficie dei ghiacciai. La perdita media annua è stata di circa 16 km2, che però fra il 2003 e il 2015 sono diventati circa 26 km2.  Al di là dell’apparente aridità delle cifre, stiamo assistendo ad un fenomeno imponente e in accelerazione che sta modificando profondamente il volto delle nostre Alpi e che potrebbe portare in pochi decenni alla quasi totale estinzione della risorsa costituita dai ghiacciai alpini.

I dati presentati sono tratti da Paul F., Rastner P., Azzoni R.S., Fugazza D., Le Bris R., Nemec J., Rabatel A., Ramusovic M., Schwaizer G., Smiraglia C. – Glacier shrinkage in the Alps continues unabated as revealed by a new glacier inventory from Sentinel 2. Si veda https://geoscience-meeting.ch/sgm2018/

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9 Commenti

  1. Pero’ come per i “polli di Renzo “nei Promessi Sposi,per i ghiacciai della Marmolada e della Fradusta…si continua a disputare sui confini suon di ricorsi e controricorsi…tra Regione Veneto e Trentino.

  2. MA che commento é Albert? Cosa vuoi comunicarci dalle tue profondità oscure? Illuminaci con la tua sapienza …. o sapanza….

  3. “Ghiacciaio Marmolada “e “ghiacciaio Fradusta”basta digitare sul motore di ricerca e appare che ..sono in via di sparizione.Tuttavia la disputa sui confini tra due Regioni continua per motivi di turismo da sfruttare, impianti da rinnovare.Se la Provincia di Trento ha ottenuto riconoscimento confini ante Grande Guerra, adesso la Regione Veneto reclama il ghiacciaio della Fradusta sotto i propri.I Glaciologi invece non badano ai confini ma alla sostanza..grido di allarme inascoltato.

    1. Il ghiacciaio della Fradusta si trova nel gruppo della Pale di San Martino in Dolomiti.

      Per una volta che Albert fa un commento sensato gli va riconosciuto

  4. Vivo in Brasile dal 1966 e torno sovente in Italia.Faccio le mie escursioni abbondanti dal Monviso al Monterosa.É terribile constatare che le montagne diventeranno….pietraie !

    montagna saranno l

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