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L’Onu lancia un allarme clima senza precedenti con il nuovo rapporto IPCC

È stato diffuso nel weekend il nuovo rapporto sulla situazione riscaldamento globale dell’IPCC, l’Intergovernmental Panel on Climate Change, il gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico formato nel 1988 dalle Nazioni Unite. Il report parla chiaro: superare la soglia di 1,5°C di riscaldamento globale potrebbe portare a conseguenze catastrofiche per il pianeta.

Prima di questo nuovo intervento dell’IPCC, il “livello di sicurezza” si attestava sui 2°C. Si parla della differenza di temperatura media globale rispetto ai livelli del periodo pre-industriale. A fine anno si terrà la Conferenza sui Cambiamenti Climatici (in Polonia, a Katowice), dove alla luce di questi nuovi dati verranno ridiscussi i principi in materia di salvaguardia dell’ambiente stabiliti nel Trattato di Parigi del 2015.

Il rapporto IPCC ha visto contributi e revisioni da parte di oltre novanta esperti da 40 paesi, che rendono la veridicità e l’affidabilità scientifica della nuova soglia di sicurezza consigliata incontestabile. Il Co-Presidente del Working Group I dell’IPCC, il climatologo cinese Panmao Zhai, ha commentato in questo modo il rilascio del rapporto: “Uno dei messaggi chiave che emerge con molta forza da questo rapporto è che stiamo già vedendo le conseguenze di un riscaldamento globale di 1°C quali, tra l’altro, l’aumento di eventi meteo estremi, innalzamento del livello del mare, diminuzione del ghiaccio marino in Artico“.

La differenza di mezzo grado centigrado auspicata, pur sembrando marginale, contribuirebbe a limitare sensibilmente lo scioglimento dei ghiacciai e di conseguenza l’innalzamento del livello dei mari, abbasserebbe le probabilità che le zone artiche rimangano senza ghiaccio e salverebbe buona parte delle barriere coralline, destinate invece a scomparire con un innalzamento della temperatura globale di 2°C.

Limitare il più possibile il riscaldamento globale, anche di quantità minime, contribuisce a ridurne gli effetti a lungo termine sull’ambiente e, in alcuni fortuiti casi, a scongiurare quelli irreversibili. La questione che le nazioni dovranno discutere approfonditamente durante la Conferenza sui Cambiamenti Climatici sarà quali strategie mettere concretamente in atto per cercare di rispettare questa soglia, alla quale di anno in anno il nostro pianeta si va sempre più drasticamente avvicinando.

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Un commento

  1. Buongiorno, io credo che oltre ad abbattere la quantità di co2 nell’ aria, si dovrebbero piantare molti alberi, specialmente nelle città in maniera da far ombra cemento e asfalto. Gli alberi servono anche ad assorbire la CO2 nell’ aria.

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