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Appennino Tosco-Emiliano: trovato morto runner neozelandese

È stato recuperato poco fa il corpo di un 57enne neozelandese disperso da domenica 30 settembre sull’Appennino Tosco Emiliano. La ricerche dell’uomo, Dennis Connor, sono partite non appena ricevuta la richiesta di soccorso, pervenuta dalla stessa vittima che con il cellulare ha avvisato i soccorsi di essere scivolato procurandosi diverse fratture. Poi, poco dopo la chiamata, del cellulare si sono perse le tracce rendendo impossibile localizzare la corretta posizione dell’apparecchio.

La salma è stata recuperata in fondo a un canalone, tra il Passo del Lagastrello e il Passo del Cerreto ai piedi della parete Sud di Punta Buffanaro, dove era già stato avvistato ieri pomeriggio dopo quarantotto ore di ricerca. A causa del buio e delle condizioni meteo purtroppo non è stato possibile un immediato recupero, effettuato poche ore fa dai tecnici del Soccorso Alpino.

Connor si stava preparando per partecipare a una gara di corsa sulle montagne appenniniche.

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4 Commenti

  1. qualcuno esperto del settore mi può spiegare come è possibile che da una telefonata effettuata non si possa risalire alla posizione dell’infortunato? Il poveretto sarà rimasto agonizzante ed esposto alle intemperie per 2-3 giorni giorni…

    1. Ciao Andrea, provo a fare un ragionamento da “esperto del settore”.
      Il malcapitato chiama il 118 o il 112 che mettono in moto i soccorsi.
      Successivamente come soccorso alpino viene inviato un sms locator che restituisce le coordinate.
      Ovviamente questo presuppone che il gps sia attivo e che il telefono prenda, ma in questo caso dopo la chiamata non è stato più possibile contattarlo.
      Difficilmente poi a quelle quote da politraumatizzato e in probabile ipotermia, con l’abbigliamento che caratterizza i trail runner, credo che possa aver resistito due o tre giorni.

  2. I want to know the answer to Andrea’s question as well. I am sure lot of hard work went into the rescue but it was not good enough. It does need better explanation.

  3. Grazie Claudio della tua risposta. Ti chiederei però gentilmente di spiegare meglio che intendi quando scrivi (quello che succede dopo la chiamata del malcapitato al 118 o 112) “Successivamente come soccorso alpino viene inviato un sms locator che restituisce le coordinate”. Da chi e a chi viene inviato questo sms locatore? Immagino (ma non sono sicuro) che tu intenda da chi si prende in carico l’operazione di soccorso al numero di telefono del malcapitato.
    In tal senso dovrei pensare che la macchina del soccorso sia troppo dipendente dalle informazioni sulle coordinate espressamente comunicate dal malcapitato e non avvalersi delle possibilità di risalire a tali coordinate tramite analisi della prima telefonata di richiesta di soccorso.
    Ringrazio comunque dell’attenzione.
    Andrea G.

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