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Rinasce la ferrata del Procinto – di Stefano Ardito

Uno dei percorsi attrezzati più belli e classici delle Alpi Apuane è rinato. Grazie alla Sezione di Firenze del CAI, la storica ferrata che sale alla vetta del Monte Procinto è stata completamente riattrezzata, ed è oggi assolutamente sicura. L’inaugurazione è prevista per sabato 6 ottobre.

Nonostante la quota modesta (la vetta raggiunge i 1.177 metri), il Procinto è una vetta elegante e importante. Le sue rocce sorvegliano una delle zone più belle e selvagge delle Apuane, sulle sue pareti verticali sono stati tracciati negli anni decine di itinerari di arrampicata impegnativi.

E’ possibile che, già a metà dell’Ottocento, la vetta sia stata raggiunta da alcuni montanari locali. La prima ascensione ufficiale, nel 1874, è stata invece opera di Aristide Bruni, un eclettico ingegnere milanese trasferito per lavoro in Toscana, accompagnato da guide locali.

Dieci anni dopo, in un congresso di sezioni del CAI nel vicino rifugio Alpe della Grotta, oggi Forte dei Marmi, lo stesso Bruni propose la realizzazione di un sentiero tra il Callare del Matanna, la base del Procinto e il rifugio” spiega Giuseppe Alfio Ciabatti, presidente della Sezione di Firenze del CAI.

Il progetto, che fu approvato con entusiasmo e fu realizzato dalla Sezione di Firenze, comprendeva anche un percorso “facilitato” verso la cima. Cavatori di marmo delle Apuane scalpellarono nella roccia ben 283 gradini, e piazzarono dei fittoni ai quali aggrapparsi” prosegue Ciabatti.

Per superare il primo salto di roccia verticale fu costruita una scala di legno lunga otto metri. Veniva piazzata su richiesta dalla guida Giuseppe Gherardi di Stazzema, l’unico autorizzato a accompagnare i clienti sul Procinto. Il percorso fu inaugurato nel 1893, dieci anni prima della ferrata della Marmolada, che è stata la prima delle Dolomiti”.

Negli anni la scala di legno iniziale è stata sostituita da una di ferro, e sul percorso sono state piazzate delle catene. Il tutto, nella scorsa primavera, è stato sostituito con materiale nuovo di zecca.

Tra il 10 maggio e il 9 giugno, operai della ditta Barbolini e volontari della Sezione di Firenze del CAI hanno eliminato i vecchi infissi e sistemato 170 metri di cavo di acciaio inox, con relativi nuovi supporti di passaggio. Dove i gradini scavati nella roccia dai cavatori si erano rovinati, ne sono stati piazzati di nuovi in metallo.

Grazie al lavoro volontario e gratuito dei nostri soci, lo smantellamento della vecchia ferrata e l’installazione della nuova sono costati solo 14.000 euro. Il Parco delle Alpi Apuane ha capito l’importanza dell’iniziativa, e ha coperto il 60% della cifra” spiega Giuseppe Alfio Ciabatti.

L’elicottero della Rotorwork di Castelnuovo Garfagnana è stato utilizzato solo per due volte, prima per trasportare il cavo e il resto del materiale sulla cima (da cui è stato poi calato lungo il percorso), e poi per riportare a valle dalla piazzola del rifugio Forte dei Marmi le catene e l’altro materiale eliminato dal vecchio percorso.

Sul tratto più scomodo del sentiero di accesso è stato sistemato un corrimano. Anche il sentiero tra la fine della ferrata e la cima è stato adeguatamente sistemato.

Prima della vetta, oggi come in passato, si sosta nell’antro dove una lapide ricorda Joseph Henry Budden (1826-1895), alpinista inglese legato alla Valle d’Aosta e alle Apuane, che contribuì alle spese per la realizzazione del primo “sentiero facilitato”.

Anche se la quota è modesta, e la base del Procinto è rivestita da fitti boschi, la ferrata si svolge su rocce ripide o verticali, e va percorsa con tutta l’attrezzatura necessaria, dal kit da ferrata all’imbragatura e al casco.

Come dicevamo all’inizio, l’inaugurazione ufficiale della nuova ferrata si svolgerà sabato 6 ottobre, con il patrocinio del Parco delle Alpi Apuane e del Comune di Stazzema. Al rifugio Forte dei Marmi, alle 11, interverranno rappresentanti del CAI Toscana, del CAI Firenze e del Soccorso Alpino e Speleologico della Toscana.

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Un commento

  1. Quel cavo inox , ha un diametro che consente l’uso di moderni dispositivi pinza scorrevoli in un senso ma autobloccanti in caso di caduta lontana dai fittoni ? Da farci un pensierino anche se costano parecchio.I marchi commerciali si trovano…i filmetti pubblicitari e dimostrativi sul campo anche.
    Per il momento fatti in Germnania il piu’ costoso, o in Austria il piu’ abbordabile.

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