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Il downhill approda al cinema con “Ride”, il thriller da vivere in prima persona

È stato presentato qualche giorno fa a Roma il film Ride, l’opera degli sceneggiatori Fabio Guaglione e Fabio Resinaro realizzata con il regista Jacopo Rondinelli sotto il cappello di Lucky Red. Un film unico nel suo genere, un progetto sperimentale, qualcosa che gli stessi sceneggiatori credevano non si potesse davvero realizzare.

In fondo stiamo parlando della nuova frontiera degli action movies, del primo film multicamera interamente girato grazie a GoPro, ed è normale che sperimentando si tema sempre il peggio. Il risultato però è stupefacente. Sono stati cinque anni di lavoro in cui, spiegano Guaglione e Resinaro, la scrittura non si è mai piegata ad esigenze tecniche. “Più la sceneggiatura prendeva forma, più capivamo perché non esiste un altro film realizzato in questo modo: le difficoltà sono state moltissime, ma ormai la macchina era partita ed era impossibile fermarla. Le questioni tecniche da risolvere sono state innumerevoli, dalla regia che coprendo le camere praticamente tutto lo spazio attorno agli attori costringeva la troupe a nascondersi, al montaggio che ha dovuto far fronte ad una quantità di girato impressionante, impossibile da visionare totalmente” hanno spiegato durante la presentazione del film. Anche gli attori si sono però dovuti impegnare oltre il loro ruolo trasformandosi, per necessità, in registi. “Per recitare in un film ripreso solamente tramite GoPro ho dovuto imparare ad essere anche io un po’ regista, ad esempio muovendomi in modo diverso da come si fa di fronte a delle telecamere normali” spiega Lorenzo Richelmy che nel film interpreta Max, un biker pronto a tutto pur di vincere. “Il linguaggio usato nel film è diverso, nuovo, ed apre ad una miriade di nuove possibilità tutte da esplorare”. Un infinito mare di nuove possibilità in cui il cinema italiano primeggia grazie a giovani sceneggiatori e registi in grado di portare ventate di aria fresca nel cinema italiano.

Adrenalina, spericolatezza, passione, voglia di mettersi in gioco. Sono queste le caratteristiche del film e della produzione di Ride, un esperimento riuscito: al cinema dal prossimo 6 settembre.

Trama

Max (Lorenzo Richelmy) e Kyle (Ludovic Hughes) sono due riders acrobatici. Quando ricevono l’invito a partecipare a una misteriosa gara di downhill con in palio 250.000$ accettano senza esitazione per poi scoprire – ormai troppo tardi – di doversi spingere oltre i limiti delle loro possibilità fisiche e psicologiche. Quella che affronteranno sarà così una corsa estrema per la sopravvivenza.

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Un commento

  1. Il corpo umano da millenni ha sempre la stessa resistenza strutturale,pero’ ce ne siamo inventati di tutti i colori per oltrepassare i limiti.Ma Il corpo non lo sa , non vuol decidere di evolversi in modo da resistere a sollecitazioni superiori a certe soglie…
    Prevedo un boom di adepti dopo tale film.Speriamo che costruttori di protezioni, ortopedici e soccorritori abbiano gia’fatto esperienza sui praticanti fino ad ora.

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