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Strada dei Parchi: i viadotti fanno paura, ma non ci sono pericoli

Dopo il tragico crollo del viadotto autostradale di Genova in rete si è diffusa una sorta di “fobia da viadotto” con decine e decine di utenti che postavano foto, video e racconti di incuria autostradale italiana. Tra i tratti di strada presi di mira da questa paura mediatica anche la Strada dei Parchi (A24, A25). Negli ultimi giorni in rete sono circolate numerose foto del viadotto Palazzo (comune di Bugnara). Foto che, a un primo impatto, mostrano condizioni di apparente pericolosità. I piloni di cemento armato si presentano con i ferri a vista e il cemento esterno appare cedevole a un semplice tocco. I segni del tempo sono ben visibili osservando le foto postate in rete. Nonostante questo però l’ente gestore Strada dei Parchi non ha programmato interventi di riparazione su questo tratto dell’autostrada.

Le motivazioni per cui questi interventi non sono stati realizzati sono ben spiegati sul sito di Strada del Parchi. Il fenomeno dello ‘scorticamento’ dei piloni, apparso in alcune foto in rete, è frutto dell’uso massiccio di sale che nei mesi più freddi viene usato per impedire il formarsi del ghiaccio sulla superficie stradale. Con lo scioglimento, l’acqua mista al sale bagna le pile e provoca questi distacchi. Il fenomeno è solo superficiale e non altera la stabilità delle strutture”.

I responsabili dell’A24 e A25 garantiscono quindi totale sicurezza per chi si mette in viaggio su questi tratti autostradali. “Da un anno lavoriamo alla messa in sicurezza urgente dei viadotti di A24 e A25, con l’apertura di 60 cantieri. Si tratta di un lavoro enorme che ha interessato 197 viadotti delle autostrade, sotto i quali si è lavorato giorno e notte per rendere più sicuri viadotti e ponti”. Oltre a questi sono stati effettuati anche lavori per la messa in sicurezza sismica. Un lavoro fondamentale per un’autostrada che attraversa “un’area sismica tra le più attive del Paese”.

 “Se le autostrade A24 e A25 fossero pericolose, non sarebbero aperte” afferma Mauro Fabris, vicepresidente di Strada dei Parchi in questo intervento al TGR che vi proponiamo di seguito.

https://www.facebook.com/stradadeiparchi/videos/279450259310275/

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2 Commenti

  1. Spero che la spiegazione sia stata formulata in un momento di poca lucidità.
    Perchè come ingegnere mi rifiuto di credere che si possa sostenere una cosa del genere.
    Il copriferro ha una funzione fondamentale per proteggere le armature, le quali hanno una funzione ancora più fondamentale per dare resistenza a trazione al cemento armato.
    Quanti incompetenti che ci sono in giro.

  2. Come se quei ferri fossero li di bellezza. Di sicuro il ponte ora è meno resistente rispetto all’inaugurazione. Di quanto non so.

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