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Il Passo Sella ispira altre limitazioni, ma i risultati rimangono poco convincenti

Le misure restrittive messe in atto sul Passo Sella, che vedono l’accesso alle automobili limitato dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 16, stanno richiamando l’attenzione di altre località turistiche alpine. La zona dell’altopiano del Cansiglio, ad esempio, è stata presa d’assalto da migliaia di veicoli nel weekend. Tra parcheggi strapieni, code infinite e auto ferme nei prati, anche qui c’è già chi chiede a gran voce una contingentazione degli accessi.

Il presidente dell’associazione dei Cimbri, Lino Azzalini, durante la tradizionale festa d’agosto della minoranza linguistica, ha dato voce alla volontà di molti compaesani di istituire un pass d’accesso alla zona, “Ma non il pass libero – ha detto – a pagamento, seppur minimo“. Il sindaco di Fregona, Laura Buso, ha specificato: “Non vogliamo introdurre il numero chiuso sull’altopiano, ma disciplinare il flusso. Quando si riempiono le aree attrezzate, scatta lo stop agli ingressi, finché non si liberano dei posti“.

Un progetto del 2016 già proponeva uno stop dei veicoli a Crosetta e a Spert, in corrispondenza di due grandi aree di sosta. Purtroppo le zone apposite non sono mai state realizzate e la proposta non si è concretizzata. Secondo Azzalini l’introduzione di un pass a pagamento potrebbe contribuire ad arginare il problema e, allo stesso tempo, a raccogliere risorse da reinvestire nel territorio. La realizzazione di zone di parcheggio apposite, provviste di bagni, panchine e cestini, sarebbe il passo successivo per risolvere definitivamente la situazione.

Un’altra proposta dell’associazione dei Cimbri prevede il ripristino dello storico trenino del tempo austro-ungarico, che con la sua rete di una decina di chilometri raggiungeva le principali località dell’altopiano. A fronte di un investimento moderato, l’attrazione turistica e i benefici per la mobilità sarebbero considerevoli.

La misura di cui si vuole seguire l’esempio sull’altopiano del Cansiglio però non sta dando esattamente i risultati sperati. I primi report degli operatori turistici del Passo Sella appaiono deludenti. Come annunciato, la segnaletica utilizzata nella zona è stata modificata: da avvertimenti sull’accesso a numero limitato si è passati a inviti a salire con il pass. Questo, pare, perché il calo dei turisti è stato superiore alle aspettative. 

Viene quindi da chiedersi se al Cansiglio come altrove sia il caso di mettere in atto un provvedimento simile a quello del Sella, considerando anche il fatto che veri e propri assalti di turisti sull’altopiano si verificano solamente nei finesettimana di luglio e agosto.

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3 Commenti

  1. Si ventilava anche di mettere a pedaggio la statale Valsugana…pero’le tasse regionali ( ex tassa di circolazione) non le diminuiscono.E le strade limitate son gia’state tutte strapagate con decenni e decenni di tasse di generazionie generazioni.Si ingnora poi che certi fenomeni hanno notevoli fluttuazioni di intensita’: orarie, settimanali, mensili , annuali.Per esempio la vendemmia.. iltrafficoweb, Che facciamo..mettiamo limitazioni del tipo solo i primi mille?

  2. Che stranezze: quando ci sono i turisti estivi in abbondanza si mettono limiti e vincoli, quando invece manca la neve naturale si comincia a tremare e si spara, si dice a volte attingendo anche agli acquedotti.Poi partono bollettini trionfali: venite piste innevate.Magari cogliere la manna quando arriva..sarebbe meglio.

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