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Dopo l’eliski arriva anche l’elibike. È subito polemica

La pratica dell’Elibike consiste nel farsi trasportare in vetta da un elicottero, per poi scendere fino a valle in sella alla propria mountain bike. Un’attività outdoor, già presente da anni in alcune località montane italiane, è appena stata lanciata a Zermatt dando la possibilità ai ciclisti di farsi trasportare su alcune delle principali cime oltre i 3.000 metri: l’Unterrothorn, l’Äschihorn e l’Alphubeljoch. Solo le ultime due richiedono l’accompagnamento di una guida.

Sebbene le polemiche esistano da anni, ovvero da quando è nata questa pratica, si sono rinvigorite proprio in questi giorni in occasione della nuova proposta turistica di Zermatt. Molte sono le questioni sollevate da più parti in questi ultimi giorni. C’è chi banalmente si chiede dove sia andata a finire la soddisfazione di “arrampicare su due ruote”, obiezione che però vale anche per i bikepark raggiungibili con gli impianti in moltissime località in quota, e chi invece, come Mountain Wilderness, ribadisce le problematiche ambientali, come del resto fa con forza da anni contro l’eliski. Gli elicotteri, dice l’associazione attraverso la direttrice Maren Kern, sono “fonte di disturbo e di inquinamento, molto più di quanto lo siano gli impianti di risalita“. Zermatt Turismo sottolinea che si tratta di un’attività minore e che i volumi dei trasporti sono marginali.

Le polemiche, comunque, continuano.

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10 Commenti

  1. Ma di cosa ci stupiamo…
    Ci sono rifugi che pubblicizzano il servizio elicottero per portare gli zaini dei loro clienti… così che gli stessi salgano la ferratina senza zaino…

  2. Ricordo qualche anno fa di una ferrata dismessa con la motivazione ufficiale di non disturbare i rapaci…. evidentemente in questo caso si può pensare di dare un passaggio con l’elicottero anche ai grandi uccelli per agevolarli nella loro attività predatoria!

  3. E’ subito polemica per quelli di Mountain Wilderness, ma loro non sono “tutti” e neanche “la maggior parte”. Loro vivono di polemiche, dicono di no a tutto da 0 m di quota in su ….. ahahah sono ridicoli.
    Dubito che Mountain Wilderness sia stata fondata con questo scopo.

  4. Poi si condannano gli esasperati che seminano tranci di filo spinato e tendono cavetti.
    Di rientro da escursione, udiamo un lieto fischiettare…non e’ un runner escursionista in gran forma ma un panzone che scende in Fat bike elettrica.Ha ogni gadget, casco integrale , maglietta fluo compreso telecamerina, ma non un campanellino per bici da 5 euro.

    1. Quindi , secondo lei, è lecito tentare di uccidere una persona ( di questo si tratta tendendo un cavo altezza collo o seminando chiodi e filo spinato) perché non ha il campanello sulla bicicletta?
      Non è il suo primo commento a dir poco fuori luogo, probabilmente il caldo di questi giorni peggiora la situazione; potrebbe provare una doccia gelata prima di mettersi davanti alla tastiera.

  5. Nessuno ha detto che e’lecito ma chi vuole troppo per il fatto che tutto cio’ che non e’ vietato e’ permesso, basta poterselo permettere coi soldi, deve pensare che puo’esasperare menti aggressive..o anche tranquille che passano il confine tra doctor Jekill e Mr Hyde…e neppure poi le trovano.Oppure persone che hanno avuto cattive esperienze.,..con ciclisti a rotta di collo in montagnao pianura o anche sottoportici di citta’ occupati
    abusivamente per il traffico ciclistico.Va a vantaggio di tutti i praticanti far sapere che non sempre trovano persone ,schivate per miracolo, remissive o che ti mandano innocue maledizioni,
    Se non mettono il campanello, almeno annuncino con grida avvertibili per dare il tempo di scansarsi e non con un colpetto di tosse…o un malriuscito e sommesso fischio tra i denti ad un metro di distanza ed alta velocita’ e nessun cenno di frenata.A volte c’e solo da ringraziare il rumore dei copertoni tassellati…Poi il “fuorilogo”; chi lo decide, chi pratica eliski e Down hill?Che non sono allucinazioni basti leggere fatti di cronaca di attentati con cavi e punte, mica mi sporco ad andare di persona…o suggerisco, prendo solo atto di cio’ che accade.Chi fa dispetti mica perde tempo a commentare.

  6. aggiornamento: trovato sul webcodice di comportamento IMBA…anzi autocomportamento…allora..se e’ auto…si puo’ e non si deve..se tutti lo rispettassero…non ci sarebbero problemi.Ma pure su strade che cadono sotto il codice della strada, vale molto l’ignoranza dellenorme che sconfina nell l’anarchia…e quindi poi nello scontro tra cittadinisenza ricorrere alla legge.

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