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Abbattimenti di orsi e lupi, il Ministro Costa pronto ad impugnare la legge trentina

Io come ministro della Repubblica ho il dovere di intervenire. Quelle due leggi violano un principio costituzionale”, così il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa in un’intervista al Corriere della Sera circa la legge approvata qualche giorno fa dal Consiglio provinciale di Trento che consente l’abbattimento degli esemplari pericolosi.

Costa è quindi pronto ad impugnare il provvedimento trentino, e quello che ben presto si presume verrà approvato a Bolzano, davanti alla Corte Costituzionale, sebbene l’auspicio del Ministro è quello che le due provincie possano fare dietrofront: “Invito i due presidenti di Trento e Bolzano a fare un passo indietro. A ritirare quelle leggi che forse non sono state ancora nemmeno pubblicate sul bollettino. Poi li invito a venire a Roma, dove con l’Ispra potranno trovare le soluzioni per i loro lupi e i loro orsi. Ce ne sono davvero molte per regolamentare il rapporto con l’uomo”.

Il riferimento è al “piano lupo”, elaborato dall’Ispra “arrivato ad un soffio dall’approvazione” e che prevede azioni per regolare la convivenza tra uomo e i due grandi carnivori. “Penso che sia il caso di guardarlo, una soluzione sicuramente lì si trova” dice Costa.

Sull’incostituzionalità della legge trentina si erano già espresse diverse associazioni ambientaliste, in particolare l’ENPA e la LAV, che sollevavano come il ddl regionale andasse il contrasto e derogasse le competenze esclusive statali in materia di fauna selvatica previste dalla Direttiva Habitat e dal Decreto del Presidente della Repubblica 357/97.

Se gli ambientalisti festeggiano, dure critiche arrivano dagli alleati di governo della Lega Nord. “La decisione del ministro Costa ci sembra fuori luogo e inopportuna. Se i Consigli provinciali autonomi di Trento e Bolzano sono giunti ad approvare una legge che prevede anche l’abbattimento di grandi carnivori, vuol dire che la situazione è davvero al limite” ha dichiarato il deputato trentino Maurizio Fugatti.

A rispondereal Ministro, attraverso una nota, anche lo stesso presidente della Giunta trentina Ugo Rossi: Invito il ministro Costa a venire in Trentino e vedere di persona come gestiamo il territorio e la fauna. Da tempo siamo riusciti a creare sul nostro territorio una biodiversità che ci ha permesso di preservare e, i molti casi, anche di far crescere il nostro patrimonio faunistico, come è accaduto guarda caso proprio in relazione agli orsi e ai lupi“, aggiungendo: “In Trentino animali e uomini convivono in equilibrio e nessuna specie è priva della necessaria tutela. La nuova legge sulla gestione dei grandi carnivori non è stata voluta per ottenere una sorta di licenza di uccidere, ma per dotarci degli strumenti migliori per poter gestire eventuali situazioni di pericolo“.

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Un commento

  1. Finira’come per le nutrie ed i piccioni ed i gabbiani??Sono talmente protetti che non si fa nulla…o solo innocui editti di sanzione ( mai attuata)a chi li nutre con gli avanzi.
    Letto notizia: azienda start up di coltivazione piccoli frutti , ha il raccolto interamente divorato da caprioli e cervi in riproduzione incontrollata.I risarcimenti arrivano tardi e inadeguati.La banca che ha fornito il mutuo si sta divorando la proprieta’ di terreni e casa dei bisnonni ,molto sollecita.

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