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SONDAGGIO – Limitare o chiudere il traffico sui passi dolomitici? Diteci la vostra

Le Dolomiti costituiscono una parte inestimabile del patrimonio naturale dell’UNESCO. Sono però anche meta di intense ondate turistiche stagionali e quindi oggetto di molti interessi diversi e spesso contrastanti. Come trovare un equilibrio efficace tra tutela ambientale e apertura al turismo, che salvi tanto la proverbiale capra quanto i proverbiali cavoli?

Lo scorso anno il Passo Sella è stato chiuso il mercoledì durante i mesi di luglio e agosto. La misura non era ovviamente risultata gradita agli operatori turistici della zona, che accusavano un danno alla loro attività

Quest’anno la provincia di Bolzano ha optato per altre due alternative rispetto alla misura adottata la scorsa stagione estiva. La prima verrà messa in atto sempre al Passo Sella, dove invece di una chiusura totale verrà stabilito, dal 23 luglio al 31 agosto, un tetto massimo di mezzi che potranno accedere alla zona. Questo dovrebbe limitare l’impatto ambientale della frequentazione turistica senza compromettere eccessivamente le attività locali. La seconda invece, al lago di Braies, vedrà una chiusura quotidiana delle vie di accesso dal 16 luglio al 16 settembre, ma solo per parte della giornata e con un potenziamento dei mezzi pubblici, per cercare di rispettare l’ecosistema senza pregiudicare l’attività turistica.

All’annuncio molte sono state le opinioni, ovviamente contrastanti. Voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere con il nostro sondaggio.

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2 Commenti

  1. perche’ limitare? Tanto a chi ingolfa i passi la montagna piace proprio così, non l’hanno mai vista diversa come i previlegiati puristi che possono permettersi di muoversi in stagioni aturistiche.
    Per loro ci sono sempre posti segreti e trascurati dal gran pubblico, che foraggia i gestori di vari esercizi montani.Nei periodi morti mica incassano tanto…devono fare il pieno al momento opportuno

  2. Un Regione (autonoma) che elargisce a pioggia finanziamenti per il turismo, in varia natura, e poi blocca il traffico per accontentare una minoranza, pone forti dubbi alla propria gestione finanziaria. Le strade sono proprietà dell’Italia e non della Provincia di Bolzano, e come si permettono di chiuderle. Se uno sceglie di mettersi in coda , si tratta di una libera scelta. La minoranza che si lamenta, nei castelli o nelle ville, si metta il cuore in pace, il territorio non è di loro proprietà

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