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Nuova pista ciclabile ancorata alle pareti a strapiombo sul Lago di Garda

Gli addetti ai lavori promettono che Garda by Bike, la pista ciclabile che tratto dopo tratto punta a costeggiare tutto il Lago di Garda, sarà la più bella d’Europa. Il prossimo passaggio del percorso gardesano ad essere completato verrà inaugurato il 14 luglio 2018 e collegherà Capo Reamol e Limone sul Garda, seguendo le sponde del lago dalle pareti rocciose a strapiombo che lo circondano. Una volta completati i lavori, la Ciclovia del Garda percorrerà oltre 190 km, in una rete di percorsi che abbracceranno lo specchio d’acqua in tutte le direzioni unendo la sponda trentina con quella veronese e bresciana. 

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Gli operai al lavoro sulle pareti a strapiombo sul lago, © Georock.it

La pista costituirà in realtà un’attrazione per tutti i tipi di turisti. La sua larghezza di 2.5 metri, uniti ai materiali dall’aspetto naturale utilizzati per realizzarla, sono stati studiati per accogliere anche chi volesse percorrerla a piedi. Le travi di sostegno sono ancorate direttamente alla roccia e l’impatto visivo della struttura sull’ambiente è minimo. Questo permette a chi la attraversa di godere appieno della vista mozzafiato sul lago e sui rilievi circostanti, già di per sé un motivo valido per provare il nuovo itinerario.

Si tratta quindi più che altro di una passerella ciclo-pedonale che gli enti sperano possa incentivare il turismo locale anche fuori stagione. Il costo totale dell’opera è di circa 7 milioni di euro, investimento che però, vista la qualità del risultato, dovrebbe essere ammortizzato nel tempo e portare benefici economici col susseguirsi delle stagioni.

Una volta terminata, Garda by Bike non solo costituirà l’unione di tutte le piste che si diramano dal perimetro del lago, ma andrà anche a collegarsi con la Ciclovia del Sole (oltre 2.000 chilometri, che collega il Brennero con Santa Teresa di Gallura passando per ben 11 regioni), e la Ciclovia del VenTo (che segue il Po), per un percorso ciclo-turistico di rilievo nazionale. I lavori per completare l’intero tracciato dovrebbero completarsi entro il 2021, trasformando la zona in un vero e proprio paradiso per gli amanti del cicloturismo di tutta Europa, che già in gran numero visitano ogni anno il lago nostrano.

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3 Commenti

  1. Impatto minimo…avrei dei dubbi visto che tutta la parete sovrastante è stata imbragata con reti e cavi e lo dico da cicloturista

  2. Per quanto si dica di preservare e salvaguardare la natura, mi sembra che l’idiozia e la voglia di predominare dell’essere umano non abbia limiti. Roviniamo tranquillamente tutto il mondo…tanto che importa.

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