Storia dell'alpinismo

La favola di papà Angelo e mamma Agostina – Dino, il custode dei passi di Walter Bonatti

Il papà Angelo, durante il servizio militare, nella guerra 15/18, conobbe un ufficiale austriaco che era prigioniero a Verona ci racconta Dino Perolari dal fresco della sua casa bergamasca. “Si trattava di un uomo dalla grande personalità e con una cortesia che tutti ammiravano. Si chiamava Walter spiega ancora con un sorriso malinconico. “Angelo fu così colpito da quel nome da riproporsi che quando fosse riuscito a sposarsi e avere un figlio maschio l’avrebbe chiamato Walter”.

Pare quasi l’incipit di una favola il racconto di Dino. L’inizio di una storia dal sapore leggendario e, forse, i più romantici potrebbero vederla la leggenda nella novella che stiamo per raccontarvi.

Questa è la favola di papà Angelo e mamma Agostina che il 22 giugno 1930 diedero alla luce Walter a Bergamo in via Guglielmo d’Alzano numero 2.

“Angelo e Agostina si erano conosciuti in treno, sulla linea Brescia-Bergamo-Milano dove Angelo è funzionario delle Ferrovie dello Stato e linea su cui Agostina e sorelle pendolavano per recarsi al lavoro presso la Filatura Albini di Fiorano al Serio” racconta Dino cercando di essere il più meticoloso possibile nel ricostruire i dettagli di quella vicenda, d’altronde è un Alpino.

“Un mese dopo la nascita di Walter i due lasciano Bergamo per trasferirsi a Monza”, ma torneranno spesso in città. Tutte le estati infatti “Walter e la mamma sono ospiti di mia zia Caterina a Semonte (frazione di Vertova, nda). Poi, nel 1936, Walter si trasferisce dai familiari del papà, dove frequenta le scuole elementari fino alla quarta”. Un trasferimento dettato dalla perdita del lavoro per il padre e “dalla mamma che ha trovato un’occupazione lontano da casa”.

“Le scuole elementari le finisce però a Monza, dove Walter torna nel 1940 e dove inizia le scuole medie”. Percorso che purtroppo deve interrompere subito a causa dei bombardamenti alleati su Sesto San Giovanni, alla Falk e alla Breda. “Per questo Walter e Agostina tornano a Bergamo, a Semonte, dove vengono ospitati da mia zia che però, avendo una piccola sistemazione, non riesce a ospitarli entrambi”. Il piccolo viene così mandato dalle suore, al Collegio di Malta Casa del Fanciullo di Gazzaniga, dove inizia la seconda media “e dove ci conosciamo vivendo fianco a fianco per tre anni, sia come compagni di scuola che nel tempo libero” conclude Perolari in questa sua lunga, ma affascinante introduzione.

Ci siamo forse dimenticati di darvi dei cognomi, anche se probabilmente basta leggere Angelo, Agostina e sapere che sono una famiglia lombarda per arrivare a comprendere di cosa e di chi si stia parlando.

Angelo di cognome fa Bonatti mentre Agostina fa Appiani e Walter, beh Walter è Walter Bonatti e questa è la storia che ci ha raccontato Dino Perolari, il custode dei passi di Walter.

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2 Commenti

  1. che FIGO il Walter, fisico eccezionale, volto virile, avrebbe potuto lavorare nel cinema e chissà che strage di cuori avrà fatto in vita sua.

  2. Bonatti , un uomo che ha lasciato una traccia indelebile nella storia dell’alpinismo mondiale .
    Grazie WALTER.

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