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Bolzano: incentivi sulle recinzioni elettrificate per proteggere il bestiame

La preoccupazione per la costante presenza di animali selvatici in Alto Adige non accenna a diminuire. Molti dei grandi carnivori, come orsi e lupi, appartengono a specie protette e nonostante le nuove norme approvate di recente è difficile per gli allevatori locali difendere efficacemente il loro bestiame dagli attacchi senza contravvenire alla legge.

Per questo dalla provincia di Bolzano giunge la notizia di un provvedimento della giunta che garantisce un sostegno di tipo economico a tutti gli allevatori che decideranno di installare negli alpeggi recinzioni elettrificate per difendere i loro animali. La proposta dell’assessore Arnold Schuler è stata approvata questa settimana e gli allevatori potranno da subito beneficiare degli incentivi. Un risultato incoraggiante, commentato in questo modo dallo stesso promotore in occasione dell’approvazione: “Questa decisione costituisce un ulteriore step nell’ambito delle misure volte a sostenere finanziariamente i contadini nelle azioni di protezione degli animali al pascolo“.

L’incentivazione è garantita solo per la realizzazione di recinzioni elettrificate, ritenute il provvedimento non letale più efficace. Per l’acquisto del materiale necessario e la realizzazione della recinzione è previsto un costo unitario standard di 8 euro per metro lineare, comprensivi del lavoro, cifra alla quale ammonterà il rimborso. Le dimensioni massime della recinzione vengono calcolate in base al tipo e alla quantità dei capi di bestiame. Le caratteristiche della protezione devono essere: 1.2 metri di altezza minima, con almeno 5 fili elettrificati, di tipo fisso o mobile e dotata di una tensione di almeno 3.000 volt, in modo da dissuadere efficacemente tutti i predatori.

Gli incentivi possono essere richiesti dai gestori di malghe con almeno un’unità di bestiame adulto UBA regolarmente registrata e la domanda deve essere presentata presso l’Ufficio Provinciale Caccia e Pesca della provincia di Bolzano.

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3 Commenti

  1. Si che bello!! Barrichiamo tutta l’Italia!! Io sono toscano del Chianti, dalle mie parti ormai sembra di stare dentro jurassic park con reti elettrificate e non, recinzioni di tutti i tipi, dissuasori sonori e luminosi. Per fare un giretto a piedi o in bici si devono aprire e richiudere una miriade di cancelli (se non sono allucchettati), non c’è uno scorcio o un punto paesaggistico che non sia deturpato da queste orribili gabbie. E questo perché qualche gruppetto di disadattati hanno avuto la brillante idea di reintrodurre, una ventina di anni fa, specie non più presenti da secoli nel territorio. Non si sa per quale ragione, forse perché quando vengono in gita in campagna nel weekend vogliono vedere gli animali selvatici, neanche fossimo in Kenia. Non ce la fanno a capire che il nostro territorio è, ormai da qualche millennio, altamente antropizzato e che alcuni animali sono scomparsi perché non compatibili con le nostre attività. Una loro reintroduzione coatta, oltre a creare un enorme danno alle attività agicole e forestali, condanna queste povere bestie a vivere in un ambiente che non ha più niente a che vedere con quello “naturale”, a stretto contatto con l’uomo e le sue macchine, sottoponendole a stress continui. Ma i signorotti di città hanno deciso che così dev’essere e quindi tutti zitti e testa chinata. Povera Italia!
    E comunque le recinzioni elettrificate non funzionano, l’unica soluzione efficace (anche se esteticamente orribile) è con le reti elettrosaldate da solaio: due fogli uno sopra l’altro fino ad arrivare a 2m minimo.

  2. Come già detto una volta, la montagna bisogna viverla per capirla. Quassù da noi è diventato un delirio…e quelle reti servono a gran poco, se non a nulla… mettiamoglieli nei giardini delle loro ville in città, i grandi predatori, e poi vediamo…

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