Cronaca

Due climber esperti muoiono su El Capitan cadendo per 300 metri da Freeblast

Tim Klein e Jason Wells sono entrambi morti sabato 2 giugno mentre stavano salendo in velocità Freeblast sezione inziale della Salathé Wall su El Capitan.

Cosa sia accaduto è ancora al vaglio degli investigatori. Quello che si sa è che i due climber stavano arrampicando in simultanea, una tecnica poco utilizzata su pareti simili ed abbastanza rischiosa il cui scopo è quello di scalare più velocemente. L’incidente è avvenuto tra il nono ed il decimo tiro. Klein e Wells sono stati trovati morti, legati insieme, dopo un volo di 300 metri.

Wells aveva salito El Capitan dozzine di volte, molte delle quali con il compagno di cordata Klein, quasi sempre in un giorno solo. Assieme avevano scalato Salathé Wall e The Nose in sole 22 ore nel maggio del 2012. Nel 2011 sempre in cole 22 ore avevano salito The Nose due volte. 

Mi sono preoccupato di questo gioco della velocità per un po’: più veloce vai, più diventa pericoloso” ha dichiarato Ken Yager a Climbing Magazine, fondatore della Yosemite Climbing Association, che ha aggiunto: “Capisco l’appeal, ma [arrampicare in velocità] è una cosa molto diversa rispetto a quello che abbiamo fatto noi su queste pareti 30 o 40 anni fa, che è stato pericoloso. Arrampicando veloce non hai il tempo di ricontrollare l’attrezzatura. È tutto un gioco ed un divertimento, finché non perdi in questo modo. È orribile”.

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2 Commenti

  1. Se lo scopo era scalare piu’ velocemente, perchè non si sono fatti assicurare dall’alto con una lunga corda ? La velocità non ne avrebbe risentito….essendo spazio percorso diviso tempo impiegato.Ovviamente trovando uno sponsor finanziatore ….e applicando un concetto di scalata inteso come salita ..come nelle gare velocita’ indoor.Purtroppo invece nei testi di fisica emanuali CAI si trovano tutte le formule per la velocita’ , accelerazione, tempo, energia di caduta libera nel vuoto e in mezzo fluido.Un incubo che si ha nel sonno…e ci si sveglia tremando.

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