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Il Cacciatore di 8000, in libreria il libro di Marco Confortola

IL CACCIATORE DI OTTOMILA

Shisha Pangma, Annapurna, Cho Oyu, Broad Peak, K2, Lhotse, Manaslu, Lhotse, Makalu, Dhaulagiri. Ognuna di queste vette risuona nell’immaginario collettivo come luoghi inaccessibili. Sono gli Ottomila, le montagne più alte del Pianeta: Marco Confortola ne ha scalati dieci e ognuno è stata una storia di fatica e soddisfazioni, rinunce e attimi di pace assoluta, sudore e amicizie ad alta quota raccontate nelle pagine del volume Il Cacciatore di 8000. La mia sfida alle montagne più alte del mondo (Hoepli). Avventure in compagnia di uomini straordinari da Silvio “Gnaro” Mondinelli a Denis Urubko a Krzysztof Wielicki e molti altri.

Pronto a rialzarsi anche dopo la tragedia che l’ha coinvolto sul K2, nella quale sono morte 11 persone e ha perso le dita dei piedi per gli effetti del congelamento, Marco non ha smesso di “cacciare” ed è deciso a conquistare le quattro cime che gli mancano per completare la collezione degli Ottomila e assecondare quell’istinto che sin da bambino lo portava a salire sempre più in alto.

Questo libro è un racconto appassionato delle sue spedizioni dove solitudine, riscatto si mischiano a gioco di squadra e delusione, paura e coraggio, forza e fragilità.

Commenta così l’alpinista Carlos Soria Fontán: «Un libro formidabile in cui trovare storie e avventure stimolanti, sia sul meraviglioso mondo dell’alpinismo, sia sulle esperienze vissute sulle montagne più alte del mondo, situate in tre paesi molto affascinanti: Nepal, Pakistan e Tibet.»  Il libro è arricchito da un inserto di immagini spettacolari ad alta quota.

 

TITOLO: Il Cacciatore di 8000. La mia sfida alle montagne più alte del mondo
AUTORE: Marco Confortola
EDITORE: Hoepli
PAGINE: XIV-178 pp 
PREZZO: 19.90 euro

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18 Commenti

  1. Problema congelamento arti :a che punto e’ la ricerca medica fisiologica e tecnologia materiali ?Con le cure riparative vedo buoni risultati.Auguri a Confortola.

  2. Che brutta copertina. Da esaltato, sembra un mix tra un serial killer e un marine. Boh, anche un po’ ridicolo.

  3. SOLO PER CURIOSITA’: NEL CONTEGGIO DI QUESTA BELLISSIMA CACCIA ALLE MONTAGNE, VALE L’EVEREST SENZA OSSIGENO? ALTRIMENTI NE MANCHEREBBERO 5 E NON 4.

  4. Sinceramente non capisco tanto accanimento contro Confortola. Secondo me invece é un grande alpinista che ha fatto cose che molti dei commentatori sopra si sognano … Bravo Marco! E sono curioso di leggere il libro.

  5. Ci sono molte cose più gravi e tristi di questo libro.
    Che però è un libro triste e grave per il vero alpinismo contribuendo ad una cultura negativa di massa

  6. A proposito di ricerca ecc., spero che tutti i fondi per la ricerca inerente a congelamenti o amputazioni, finiscano in protesi o cure per persone davvero bisognose e non per creare nuovi scarponi per gente che ha perso le dita consapevolmente in attivita’ ludiche o maratone estreme ecc, passando poi quasi per eroi o super uomini, neanche fossero dei reduci dalla Campagna di Russia.

  7. Marco sei un grande, solo chi non vive la montagna con vera passione
    ( e la tua so per certo che è vera) può affermare certe cose.
    Tira diritto!! Ci vediamo a luglio a S. Caterina .

  8. Grandissimo marco! Tira dritto! Sei il numero uno, l’unico e vero cacciatore di 8000 al mondo! E la foto di copertina e’ bellissima!, un vero spot per la pura passione verso la montagna!!! Grazie Marco!

  9. cacciatore (manca “di ….” ) ?!

    non è questione di accanimento, è questione di credibilità.
    Troppi alpinisti che sono stati lassu’ con lui hanno rilasciato testimonianze; troppe versioni diverse e contradditorie da lui stesso.
    Bravissima persona, pure soccorrittore ma questo non toglie che a raccontare cose e poi esser smentito da prove fotografiche e testimonianze …va a finire che la paghi.

    – k2: Lo sherpa Pemba Gyalje continuò a salire nella nebbia e quando la nebbia diradò vide l’uomo dalla lucente tenuta verde e nera che giaceva privo di coscienza nella neve.
    Scattò una foto per documentare lo stato dello scalatore. Quindi prese la bombola d’ossigeno che aveva portato con sé e provò a rianimare Marco Confortola. Tuttavia, lui non voleva ma Pemba Gyalje insistette, ponendogli a viva forza la maschera sulla bocca.
    Marco Confortola smise di dimenarsi.”
    – dhaulagiri: le foto non sono sulla vetta
    -makalu: le foto non sono sulla vetta

  10. Anch’io lo leggerò… senza usare impianti di risalita, né corde fisse, ferrate e senza portatori d’alta quota, tantomeno con l’ausilio di guide alpine… e porterò tutti i miei rifiuti a valle … anche quelli biologici … ma prima andrò a comprarlo senza l’uso di auto o moto… in stile alpino .. puro e semplice …
    Bravo Marco!

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