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Al Vinitaly si parla anche dei vini “eroici”

Al Vinitaly si parla anche di viticoltura “eroica”, ossia di quella fatta di vigneti su terreni scoscesi, come quelli di montagna, dove coltivare l’uva e produrre il vino è un impresa.

L’incontro al Vinitaly, promosso dal consorzio Conegliano Valdobbiadene, è avvenuto tra i guerrieri del vino che producono il Prosecco ma anche quanti lavorano la terra a Pantelleria ed in Valtellina.

Un confronto che ha avvicinato idealmente aree viticole molto distanti geograficamente ma molto vicine per difficoltà di gestione del vigneto, per passione e ore lavorate, che ogni viticoltore dedica ad esso. Le realtà “eroiche” sono poco estese ma percorrono lo stivale e idealmente lo uniscono.

La viticoltura eroica è ben più di una pratica agricola – ha detto il Presidente del consorzio Conegliano Valdobbiadene Innocente Nardi -. Coltivare queste pendenze significa anche curare il paesaggio, disegnarlo e tutelarlo, infatti è la cura dell’uomo che riduce il rischio di smottamenti ed erosioni. Inoltre l’agricoltura in questi luoghi consente alle popolazioni locali di mantenere un legame con il territorio che diversamente rischierebbe lo spopolamento come accade a tante aree montane”.

 

 

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