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Apnea e alta quota, una ricerca italiana studia i vantaggi della respirazione sul mal di montagna

O.N.E PROJECT RESEARCH è un progetto sperimentale, il primo studio di ricerca incentrato sulla possibilità di contrastare i malesseri collegati alle attività in montagna con tecniche respiratorie specifiche. E’ una ricerca che unisce due ambienti apparentemente opposti tra loro ovvero quello della profondità legato all’apnea a quello dell’alta quota affrontata dagli alpinisti. In questi due ambienti estremi, l’Italia ha contribuito a diffondere nel mondo i più grandi interpreti dal punto di vista tecnico. In profondità grazie all’attività di Umberto Pellizzari che è testimonial di O.N.E. PROJECT RESEARCH oltre a quella di tutti gli alpinisti di scuola italiana che si sono succeduti sulle montagne più alte del mondo, dalla conquista del K2 in poi. Obiettivo di questo progetto è quello di dimostrare che le tecniche respiratorie utilizzate offrono notevoli vantaggi all’organismo umano, per affrontare il progressivo adattamento all’alta quota.

Testimonial di O.N.E RESEARCH PROJECT, sono il recordman Nico Valsesia (www.nicovalsesia.com), ultratrail runner, ciclista e campione di endurance ed il recordman dell’apnea Umberto Pelizzari (www.umbertopelizzari.com). O.N.E. Project Research si pone l’obiettivo  di dimostrare che applicando determinate tecniche respiratorie prima e durante l’attività di avvicinamento in montagna all’alta quota si possono accelerare i tempi di acclimatazione e contrastare il mal di montagna, tanto temuto dagli alpinisti. Le sperimentazioni previste dal progetto prevedono l’allenamento respiratorio durante l’avvicinamento alle montagne in programma, il monitoraggio dei parametri fisici con strumenti medici.

Questo protocollo di sperimentazioni si terrà prima in Italia sul Monte Rosa dal 2 al 5 agosto 2018, a seguire in Argentina con la salita dell’Aconcagua, a gennaio 2019 e come ultimo in Nepal sull’Everest ad agosto 2019. Sarà coinvolto nella sperimentazione un gruppo definito di “non atleti” e due medici.

 

Questo è il primo progetto di sperimentazione medica internazionale che si pone l’obiettivo di sviluppare dei protocolli respiratori che permettano all’organismo umano di essere più:

  • resistente
  • performante
  • accorciare i tempi di adattamento all’alta quota
  • evitare mal di montagna

E quindi adattabile alle mutevoli condizioni ambientali che si possono riscontrare in natura soprattutto per affrontare l’alta quota.

Le basi scientifiche

La sperimentazione in quest’ambito fonda le sue basi su alcune ricerche mediche fatti precedentemente in punti diversi del globo e portate a termine da persone differenti, dove si è fissata una correlazione molto forte su tecnica respiratoria e stress che il corpo subisce.

Sperimentazioni/analisi

I test di ONE PROJECT REASEARCH saranno applicati durante la salita delle seguenti 2 montagne sotto monitoraggio medico nei rispettivi periodi:

1°salita – Monte Rosa-Italia 4.600m – 20-23 luglio 2018

2°salita –  Aconcagua-Italia 6.500m – 03-10 gennaio 2019

Testimonial

Umberto Pellizzari

Nico Valsesia

Volontari

Vengono reclutate minimo 18 persone volontarie di età compresa tra i 35 e 70 anni definiti, non atleti.

 

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2 Commenti

  1. Posso confermare che è vero, non è una novità, testato personalmente lo scorso anno, avevo iniziato a fare apnea una volta la settimana , da 3 mesi prima di partire per EVEREST. Ma non solo, il nuoto è un ottimo allenamento integrativo a quello tradizionale in montagna e in corse. Su questo argomento ci eravamo confrontati con la guida alpina Luca Montanari e Maurizio Torre salitore dell’Everest nel 2016

  2. he consultado este articulo al intuir que la apnea puede ser buen entreno para la altitud en montaña, me alegro que se este estudiando,agradecere me envien las conclusiones cuando acabe el estudio.

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