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No alla “montagna da bere”: dopo i concerti in alta quota passa la mozione contraria

Durante le festività pasquali di quest’anno a tenere banco era stato un dibattito in merito all’organizzazione di grandi eventi in alta quota ed all’interno di parchi protetti. Un concerto di Jake la Furia sul Ghiacciaio del Presena e uno di Bob Sinclar sul Monte Spinale avevano infatti creato una polemica da parte del consigliere provinciale trentino Donata Borgonovo Re, che aveva depositato una mozione contro quella che chiamava gli eccessi della “montagna da bere”.

A tal proposito un sondaggio – lanciato dalla nostra redazione – dal titolo: “Siete d’accordo con l’organizzazione di grandi eventi in alta quota?” chiedeva ai lettori di esprimersi sulla questione. Una netta maggioranza (il 68%) aveva votato in maniera contraria in quanto tali eventi “disturbano la fauna e questo genere di grandi eventi commerciali non è compatibile con le condizioni di fragilità dei luoghi montani di alta quota”.

L’arrivo dei Bastard Sons of Dioniso sulla Cima Tosa, 3.173 m. Foto @ BSOD

Ora il Consiglio Provinciale trentino ha approvato la mozione presentata da Borgonovo Re, che impegna la giunta ad «aprire un approfondito e documentato confronto con le amministrazioni locali, gli enti parco, la Fondazione Dolomiti Unesco, l’Università di Trento e le associazioni ambientaliste e di tutela della montagna, per definire chiare ed il più possibile condivise linee guida per l’individuazione delle attività umane incompatibili con le peculiarità dei territori montani, ad effettuare con rigore i controlli previsti dalla legislazione, da accompagnare con una capillare azione informativa e una tempestiva consulenza alle amministrazioni locali, spesso prive delle competenze necessarie per intervenire efficacemente, a monitorare le situazioni di conflittualità legate ad utilizzi di dubbia sostenibilità delle aree alpine, con particolare attenzione alle zone soggette a tutela ambientale e ai territori dolomitici inseriti nei beni Unesco».  

La consigliera, presentando la mozione, ha citato come casi in cui emerge l’«assenza del senso del limite», le manifestazioni musicali sullo Spinale e sul ghiacciaio Presena ed i raduni di quad all’ombra delle Pale di San Martino. Nella discussione è stata citata anche la registrazione del nuovo video del gruppo Bastard Sons of Dioniso, girato sulla cima Tosa, che con i suoi 3.173 metri è la vetta più alta delle Dolomiti di Brenta.

Il trio trentino, come si vede nel video sotto, è arrivato in vetta in elicottero. «Un volo del quale il Parco non sapeva nulla. Un singolo evento che finché rimane singolo può anche andare bene, ma che succede se questo evento apre la strada a mille altri eventi simili? Il problema non è quindi quello di introdurre altre norme ma di condividere linee guida per una cultura del limite che salvaguardi il patrimonio collettivo della montagna».

 

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Un commento

  1. Perché qualcuno si ostina (con il benestare delle masse) a voler riportare in quota le nefandezze della “pianura”?

    In realtà la risposta è semplice: per i soldi!!

    Dite di no!

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