Alpinismo

Nepal: cambiano le regole per Sherpa e alpinisti

Cambia il regolamento per gli Sherpa e alpinisti in Nepal. Il ministero della Cultura, del Turismo e l’Aviazione civile ha deciso di rivedere alcune regole del Mountaineering Expedition Regulation.

Prima novità: agli sherpa verranno nuovamente rilasciati i certificati di vetta che in precedenza, a causa di una clausola nel regolamento che prevedeva che venissero concessi solo a coloro che avevano ottenuto un permesso di salita pagando i diritti al governo, erano stati tolti. L’impossibilità di ottenere il riconoscimento di aver raggiunto la cima aveva creato molto dissenso all’interno della comunità Sherpa, tanto che la primavera scorsa c’era stato uno sciopero al campo base dell’Everest

La revisione del regolamento riguarda anche chi ha avuto una doppia amputazione agli arti o sia completamente cieco. Queste persone avranno delle restrizioni per i permessi di scalata. Decisione, questa, che farà discutere, in quanto Hari Budha Magar, un ex Gurkha britannico che ha perso entrambe le gambe in guerra, ha da poco annunciato la sua decisione di scalare l’Everest. 

Un’altra novità riguarda i tentativi in solitaria all’Everest. Non sarà più consentito salire da soli, ma bisognerà sempre venire accompagnati da una guida. Previsione che, quando annunciata mesi fa, aveva fatto molto discutere poiché vista come un vero e proprio attacco all’alpinismo non commerciale. Addio futuri Messner!

Rimangono invariati i limiti d’età per avere i permessi, dai 16 anni in su. Scomparse dalla proposta le limitazioni riguardo all’anzianità. Sarà contento Carlos Soria a cui manca per la sua collezione di 8000 il Dhaulagiri, che si trova proprio su suolo nepalese. 

Altro capitolo importante della proposta riguarda il trasporto del materiale. L’attrezzatura dovrà essere trasportata solo dagli scalatori e dagli operatori autorizzati a lavorare in montagna. Un’ultima nota riguarda i premi delle assicurazioni mediche e sulla vita che saranno aumentati per gli ufficiali di collegamento, per i lavoratori ai campi e per le guide sherpa. Un’altra battaglia vinta per gli sherpa. 

Altra limitazione scomparsa da questa proposta è quella relativa all’esperienza. A luglio, quanto era cominciata la discussione iniziale, si era parlato di predisporre alcuni requisiti per salire gli 8000: aver scalato una vetta di 7000 mt o in caso di cittadinanza nepalese l’aver partecipato ad un corso di alpinismo di base di minimo 30 giorni. Non un grandissimo risultato, soprattutto per quanto riguarda il corso, ma almeno si sarebbe evitata una buona quota di improvvisati sulle montagne. Di tutto questo però non se ne parla più. Almeno per ora, dietro front. 

La proposta con le modifiche al regolamento è al vaglio del Consiglio dei Ministri. 

 

Fonte @Himalayan Times

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Un commento

  1. Il punto delle solitarie è inconcepibile. Già si paga il permesso per scalare una montagna (e già questo è discutibile), ma poi devi pagare anche una guida obbligatoriamente perchè ti accompagni. Davvero grave se passa questo concetto poichè c’è il rischio che si estenda anche altrove e ….. addio libertà!

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