Cronaca

Il Piemonte continua a bruciare: “Il fuoco va da una montagna all’altra, sembra la fine del mondo”

La siccità prolungata e il vento stanno mettendo a dura prova le montagne piemontesi. Continuano infatti a bruciare i boschi delle provincie di Torino e Cuneo. “È probabilmente la prima volta che si verificano così tanti incendi in un lasso di tempo tanto ridotto sul nostro territorio” ha dichiarato l’assessore all’ambiente Alberto Valmaggia. Gli incendi sono infatti disseminati dalla val di Susa al cuneese coprendo un’area molto vasta come ci confermano dalla direzione regionale dei Vigili del Fuoco Piemonte. “Ci sono focolai anche a nord, nelle valli Orco e Soana” ci racconta Renato Bruno, responsabile degli Aib. “Qui è tutto secco” spiega ancora “e le fiamme si muovono a gran velocità”. Stessa cosa che ci riferisce Carlo Carello dell’Aib Cumiana dove le fiamme stanno ormai cingendo il paese da giorni. “Abbiamo un paese in fiamme” ci ha raccontato. “Il fuoco va da una montagna all’altra, sembra la fine del mondo. Continuiamo a lavorare giorno e notte senza pause” aggiunge ancora prima di lasciarci alle parole del sindaco Paolo Poggio. “Oggi non si è riusciti ad intervenire a causa della cappa di fumo che si è formata. Solo verso le 16 sono riusciti ad alzarsi in volo canadair ed elicotteri. Ora le zone d’intervento sono sotto controllo ed attenute, ma l’incendio si sposta quindi bisogna monitorarlo in continuazione via terra. Un lavoro difficile che stiamo facendo grazie ai volontari Aib”. Spiega, aggiungendo poi che i danni saranno sicuramente tanti perché “si parla di centinai di ettari in fiamme. Ormai il fronte del fuoco prende tre comuni”.

Una situazione complessa e grave che pare non avere precedenti nella storia. Nessuno ricorda a memoria d’uomo incendi di questo tipo nelle valli piemontesi. “C’è una coltre di fumo che avvolge tutto” ci raccontano i colleghi del locale Eco del Chisone. “Il fumo è arrivato anche qui da noi a Pinerolo. L’aria è impregnata di quell’odore acre che sa di carbone e le fiamme salgono sempre più in alto”. Il fronte di uno degli incendi ha infatti raggiunto quota 2000 metri andando a minacciare il rifugio La Riposa. Paura anche per Casa Canada dove i volontari stanno lavorando per realizzare un cordone di sicurezza attorno all’edificio.

Oltre a queste molte altri i focolai in tutto il Piemonte. Tra i principali: Caprie, Rubiana, Bussoleno, Ribordone, Pietra Porzio, Sambuco, Casteldelfino, Murazzano, San Damiano Macra, Borgo San Dalmazzo, Cortemilia, Oleggio, Bellinzago e Candelo.

“Una dura prova per le nostre squadre della Protezione Civile e dei vigili del Fuoco che però si stanno dimostrando all’altezza” ha ancora dichiarato Valmaggia.

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2 Commenti

  1. La situazione in Piemonte è molto grave: si trovano in rete fotografie satellitari che mostrano l’ estensione della coltre di fumo provocata dagli incendi.
    Accendete la televisione e provate ad avere notizia di quel che accade: nulla si sa; provate a informarvi su cosa fa la politica per contrastare questa devastazione, su quante risorse economiche e umane vengono utilizzate per la prevenzione e la difesa ambientale…

  2. La politica ha saputo solo sopprimere il Corpo Forestale dello Stato. Ora paghiamo i danni della politica degli slogan facili e del risparmio. Povera Italia e poveri boschi.

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