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Convivenza con l’orso bruno: Un convegno di CAI e SAT a Trento

Un’intera giornata dedicata all’orso bruno per capire i motivi della sua quasi totale scomparsa dalle Alpi e del suo attuale lento ritorno, una finestra sulla situazione in Italia dov’è presente anche la residua popolazione dell’orso bruno marsicano, uno sguardo al monitoraggio e alla gestione della specie, in particolare per quanto riguarda la convivenza con l’uomo. 

Questi gli obiettivi del convegno nazionale, organizzato dal Gruppo Grandi Carnivori del Club alpino italiano in collaborazione con la Commissione tutela ambiente montano della SAT di Trento, dal titolo “Orso bruno, la convivenza possibile”, in programma sabato 7 ottobre a Trento, presso la sala conferenze del Muse (Corso del Lavoro e della Scienza, 3, inizio lavori ore 9).

Per l’intera giornata si alterneranno esperti e ricercatori, ma anche allevatori, e agricoltori, per discutere di un tema al centro dell’attenzione in questi mesi, soprattutto dopo la vicenda dell’abbattimento dell’orsa KJ2 lo scorso agosto.

Per il Gruppo Grandi Carnivori del CAI “la situazione odierna è simile a una guerra tra opposte fazioni, dove la fanno da padrone le emozioni personali, le posizioni ideologiche e quelle politiche che hanno come conseguenza un allargamento del divario già esistente. Siamo convinti invece che bisogna abbassare i toni e investire con forza nella comunicazione, affinché chi frequenta zone di presenza dell’orso addotti comportamenti consapevoli e corretti, per evitare che nuovi futuri incontri con i plantigradi possano degenerare. Intendiamo divulgare informazioni oggettive, basate su dati scientifici, in modo che la presa di coscienza della complessa ed articolata realtà legata al ritorno dei grandi carnivori porti a una convivenza con l’orso consapevole e matura”.

Agli interventi del mattino seguirà, nel pomeriggio, la tavola rotonda “L’orso e l’uomo: una convivenza possibile?”, con la presenza di un rappresentante della Provincia Autonoma di Trento, di un allevatore, di un apicoltore, di un rappresentante dell’Azienda di Promozione Turistica e di un rappresentante delParco Naturale Adamello Brenta. Il convegno si concluderà con un dibattito aperto al pubblico. 

La sera, allo Spazio alpino della SAT (via Manci, 57, ore 20.30) in programma un dialogo tra Matteo Zeni e Filippo Zibordi, entrambi autori di un libro sull’orso.

A oggi è confermata la presenza di 48 Sezioni tra quelle del CAI e quelle della SAT, provenienti da 8 regioni (Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Lombardia, Piemonte, Liguria, Toscana ed Emilia Romagna) e 24 provincie diverse. 

La giornata è aperta esclusivamente ai soci CAI e SAT, previa iscrizione obbligatoria entro il 2 ottobre 2017 all’indirizzo tam@sat.tn.it, disponibilità di massimo 100 posti. Domenica sarà possibile, per massimo 40 soci, effettuare un’escursione guidata nell’ambiente di vita dell’orso alla ricerca di tracce e segni di presenza.

La due giorni gode del patrocinio del Comitato Scientifico Centrale CAI, della Commissione Centrale Tam CAI, della Provincia Autonoma di Trento, del MUSE e del Parco Naturale Adamello Brenta.

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3 Commenti

  1. …..
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    Commissione tutela ambiente montano della SAT di Trento
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    Comitato Scientifico Centrale CAI
    Commissione Centrale Tam CAI, della Provincia Autonoma di Trento
    MUSE e del Parco Naturale Adamello Brenta
    …..

    misericordia !

    ma vi rendete conto !

    ma non sarebbe meglio che il CAI tornasse ad essere una società, seria, di alpinisti ed escursionisti appassionati di montagna ?????

    ciao

  2. La SAT non fa altro che promuovere, da 145 anni, quello che prevede il proprio statuto. Non solo arrampicata ma conoscenza del territorio, attività scientifica, storica, culturale. Un dovere per una società che rappresenta 35.000 soci, il 5% della popolazione trentina. Cordialmente, Franco.

  3. Rispondo in ritardo perchè ieri ero a spasso per le mie bellissime montagne …

    Non metto in dubbio che CAI e SAT promuovano i loro statuti …
    purtroppo però gli statuti sono stati cambiati …
    e non è sempre detto che nuovo sia sinonimo di migliore … almeno non per tutti …
    Quanto ai congressi, troppe parolone e troppe spese per gente di montagna.

    Ma non pretendo di aver ragione, solo preferivo montagna e basta

    Mandi, Massimo

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