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Il popolo del rock ai piedi del Monte Bianco

 

Più di mille musicisti tra chitarre, bassi, batterie, tastiere e voci che suonano la storia del rock in una valle ai piedi del Monte Bianco a 1.700 metri di altitudine: sta impazzando da poche sulla rete il primo video ufficiale di Rockin’ 1000, il concertono record tenutosiin Val Veny (Courmayeur) a fine luglio.

Suggestive le immagini della valle gremita di rockers scatenati con lo sfondo di vette imbiancate. Quello trasmesso oggi è uno dei tre medley che sono stati suonati con cover dei Primal Scream (Rocks), The Dandy Warhols (Bohemian Like You), Queens of the Stone Age (No One Knows), The Strokes (Reptilia), Red Hot Chili Peppers (Suck My Kiss), Wolfmother (Woman).

All’evento avevano partecipato circa 7.000 persone.

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3 Commenti

  1. Settemila persone in una valle.Chissa’ quanto calpestio e ..bisogno di bagni chimici…sperando che ci siano…portati magari da mezzi a motore cingolati o elicotteri.Come se mancassero musica a palla in tutte le radio e teatri , che magari chiudono uno dopo l’altro per mancanza di spettatori paganti.
    E la moda si diffonde…e magari poi i partecipanti scendono a valle depressi per repertotio troppo da specialisti o malinconico..o intellettuale.

    1. Guarda che i sentieri sono pieni di rifiuti e non sono certo stati quelli dei concerti. Questa levata di scudi falla contro quelli che vanno in montagna e non si portano a casa i propri rifiuti

  2. Sono stato al Rockin’1000, quasi per caso, posso garantire che l’organizzazione è stata capillare, con chiusura della strada e ottimo servizio navetta. C’erano naturalmente i wc chimici, e trattandosi della Val Veny e a poche decine di metri dalla strada asfaltata dubito si sia utilizzato l’elicottero…
    Ho visto tanto senso civico da parte dei “rocker” (probabilmente superiore a quello di molti escursionisti che mi é capitato di incontrare).
    Concludendo, pur essendo anche io un alpinista molto scettico sull’affollamento in montagna, non ho trovato niente di particolare per condannare questa iniziativa, anzi l’incontro tra due mondi così apparentemente lontanani è sicuramente apprezzabile.

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