Alpinismo

I primi 4000, i consigli delle guide alpine

Ogni anno d’estate molti amanti della montagna accarezzano il sogno di scalare il loro primo 4000. Se sì è allenati a camminare non è affatto un’impresa impossibile, ma per le prime volte è sicuramente consigliabile avvalersi dell’esperienza delle Guide alpine: a costi abbordabili si possono vivere esperienze indimenticabili, imparando a gestire con tranquillità fatica, pericoli e quota grazie all’insegnamento dei professionisti della montagna. Non resta che chiedersi: da quale 4000 cominciare? La risposta arriva dalle Guide Alpine.

I 4000 delle Alpi da cui iniziare

Le montagne di 4000 metri nelle Alpi sono 82. Come fari all’orizzonte si fanno notare da lontano, persino dalle città di pianura, svettando su grattacieli e tetti con le loro cupole sempre bianche. Non sono tutti uguali in termini di difficoltà: alcuni presentano salite più dolci e meno esposte, altri invece comportano la capacità di superare tratti tecnici e più pericolosi. Per questo per iniziare a esplorare il mondo dell’alta quota è bene partire da escursioni più semplici, che ci mettono in contatto con un ambiente unico e affascinante facendocene innamorare, senza sottoporci a rischi e fatiche superiori alle possibilità dei meno esperti.

Dove andare dunque? Il Gran Paradiso è una delle mete possibili: supera i 4000 di pochi metri, si sale in due giorni con pernottamento in rifugio e presenta difficoltà tecniche contenute. Altre vette gettonate sono quelle del Gruppo del Monte Rosa, che permettono di portarsi in quota con l’utilizzo degli impianti di risalita: il Breithorn Occidentale (4165 metri), la Punta Giordani (4046 metri), il Castore (4.228 metri), la Piramide Vincent (4.215 metri) o la Capanna Margherita (4.554 metri) alla punta Gnifetti, per esempio. Per chi avesse già esperienza, fiato e gambe, le Guide alpine propongono anche un giro di più giorni nella zona, noto come lo “Spaghetti tour”: uno spettacolare viaggio alpinistico glaciale che ogni giorno tocca la vetta di un 4000 con pernottamento in quattro rifugi italiani del versante italiano del Monte Rosa.

Naturalmente ci sono altri 4000 “papabili” per chi è alle prime armi: per esempio il Bishorn (4.153 metri) o l’Alphubel (4206 metri) nel Cantone Vallese.

Affidarsi a una guida per le prime avventure in quota

Anche se le difficoltà possono essere modeste, imparare da una Guida alpina ad affrontarle è sempre consigliabile, anche perché la presenza del professionista permette di godere fino in fondo queste prime avventure in alta quota. Inoltre cime di 4000 metri implicano quasi sempre la percorrenza di ghiacciai, e quindi la necessità di essere legati in cordata, attenti e ben preparati all’eventualità di cadute in crepacci o su ripidi pendii nevosi, causa di molti incidenti che d’estate si verificano sull’Arco alpino.

Dunque i 4000 più semplici possono essere un’ottima scuola per imparare a muoversi in alta montagna, tra l’altro anche a costi contenuti, soprattutto se si è in gruppo: le cifre variano in base alla meta e al numero di partecipanti, ma facendo una media per due persone si aggirano intorno ai 300 euro a testa, e in caso di 3 o 4 persone intorno a 100 o 180 euro a testa.

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7 Commenti

    1. Per rispondere a Pierre: a partire da sx Dufour, Zumstein, Gnifetti, Parrot ed in primo piano sulla dx Lyskamm Orientale.
      Mi sfugge tuttavia il senso dell’articolo; sembra più una promozione per il lavoro delle guide. Se così fosse, lo trovo eticamente scorretto in quanto voi vi rivolgete ad un pubblico super partes e non dovreste fare gli interessi di una singola categoria.

      1. L’articolo spiega chiaramente quali 4000 affrontare più “facili”.
        Il resto non è una promozione bensì un ottimo consiglio:farsi
        accompagnare dai professionisti della montagna e chi altri se non le guide alpine potrebbero farlo?

  1. A distanza di qualche anno (ma pur sempre valido), l’articolo così scritto fa troppo menzione alle guide private che a dire il vero non ti insegnano un bel niente ma ti portano su e basta! I corsi CAI che durano settimane tra teoria e pratica ti insegnano qualcosa…. che comunque impari pian pianino con il tempo e l’esperienza!
    P.S. Tra l’altro i costi effettivi non sono quelli e lo sanno pure i surfisti 😉

  2. Ringrazio vivamente e di umil cuore la Guida Alpina Laurent che la settimana scorsa, mi ha condotto su fino a punta Gnifetti. Una guida gentile ed assai competente, senza nulla togliere ad altre guide, con Laurent sono rimasto molto contento e soddisfatto.

  3. Un ultimo commento personale riguardo a questo articolo. In verità dico che l’associazione denominata Cai mi ha fatto un torto: ovvero non sono mai riuscito dal 2018 al 2021 a salire con il cai alla capanna margherita: sezioni che mi hanno rifiutato , sezione che è venuta a meno dell’impegno di informarmi se la salita era fattibile o meno a due settimane dall’ascensione e poi fatta o no l’ascensione il club alpino designato non si è fatto sentire. Non so se il presidente torti abbia avuto una oculata gestione di tutto il sodalizio ma per favore non me ne voglia male. Dico altresì che forse vi è stato pregiudizio nei miei confronti? chi lo sa, però quello che è certo e su questo non ci piove è che sono stato fortunato a trovare le Guide Alpine che mi hanno fatto trovare a mio agio in un ambiente cosi selvaggiamente bello. Inutile tacere su temi di montagna che anche se spiacevoli sono veritieri, mi rincresce, ma la vera realtà è questa che piaccia o no al Cai.

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