GuideSicurezza in montagna

Morso di vipera: cosa fare e cosa evitare

Dopo aver trattato il tema delle zecche, oggi approfondiamo un altro rischio delle passeggiate in montagna durante il periodo primaverile ed estivo: la vipera. Anche se l’ incidenza annuale di morsicature nella nostra nazione è molto bassa e i casi che comportano conseguenze gravi sono minimi, è bene sapere cosa fare se si dovesse essere morsi da questo rettile che è diffuso in tutta Italia.

Il morso della vipera

Una cosa da sapere è che la vipera non sempre inocula il veleno: in almeno il 30 per cento dei casi il morso è “secco”, non sempre la dose iniettata risulta tossica e quasi mai mortale. Il veleno produce segni e sintomi locali che compaiono entro pochi minuti: gonfiore, eritema o arrossamento, dolore locale ed ecchimosi, dovuti al danno tissutale locale e dell’endotelio. Se il dolore locale non compare entro tre ore, si può escludere l’intossicazione. I sintomi sistemici, invece, possono esordire dopo alcune ore, ma di solito si manifestano appieno entro 24 ore dal morso e possono essere: nausea, vomito, diarrea, crampi addominali, dolori muscolari o articolari, abbassamento della pressione arteriosa, senso di vertigine e turbe a carico del sistema nervoso.

Come capire se siamo stati morsi da una vipera? Il morso di vipera è caratterizzato dalla presenza di dolore locale, gonfiore, piccole vesciche emorragiche e i tipici segni lasciati dai denti, distanti dai 6 agli 8 mm tra loro, che iniettano il veleno, a differenza delle serpi non velenose che lasciano un segno molto meno evidente.

Qualche consiglio

  • Cosa fare se si è in compagnia di qualcuno che viene morso?
    Tranquillizzare il soggetto che è stato vittima della morsicatura. La zona del morso deve essere accuratamente disinfettata. Si devono rimuovere anelli, orologi, o bracciali. Si deve immobilizzare la zona sede del morso per rallentare la diffusione del veleno, ricorrendo ad un bendaggio modestamente compressivo. Immobilizzare l’ arto sede del morso. Comprimere la zona colpita nel caso il morso sia localizzato al collo,o al capo o al torace. In ultimo, procedere ad un immediato trasporto in ospedale  (elicottero, auto, ambulanza).
  • Cosa invece non fare in caso di morso?
    Non si devono assolutamente incidere la cute nella sede del morso o applicare un laccio emostatico, né si deve effettuare una suzione del veleno. Non si deve iniettare siero antivipera al di fuori dell’ambiente ospedaliero, sia perché il siero si inattiva rapidamente dopo alcune ore a temperatura ambiente, sia per il rischio di anafilassi. É bene sapere che il panico può, talvolta, essere più pericoloso del morso stesso. Inoltre non somministrare alcoolici poiché hanno un effetto depressivo sul sistema nervoso e vasodilatatore periferico, favorendo l’ assorbimento del veleno.
  • Come è possibile prevenire il morso di vipera?
    Calzare scarpe alte, adatte a passeggiate in montagna, indossare calzettoni al ginocchio, utilizzare un lungo bastone per battere il cammino e far scappare le vipere, evitare di sedersi su pietraie e sassi e non infilare le mani in cavità di alberi o altri buchi.
  • Cosa fare se ad essere morso è il proprio cane?
    Il nostro cane, nonostante tutte le attenzioni per una escursione in sicurezza con lui, è stato morso da una vipera. Mantenete prima di tutto la calma voi e cercate di tranquillizzare il vostro amico. Se il morso è avvenuto nella zona della testa o del collo, toglietegli il collare che potrebbe soffocarlo con il gonfiore della zona. Lavate la zona con acqua ossigenata, se non ne avete con voi può andare bene anche quella della vostra borraccia (non usate alcool, peggiorerebbe la situazione). Non incidete il morso, non succhiate via il veleno, non usate un laccio emostatico. Portatelo immediatamente da un veterinario, se possibile tenendo in braccio o nello zaino il cane, così da non farlo camminare.
Tags

Articoli correlati

13 Commenti

  1. Perché non eseguire una suzione con apposito dispositivo ?..magari dopo piccole microincisioni vicino il foro dei denti ?

    1. Buongiorno,
      il veleno entra rapidamente in circolazione nel sistema linfatico. Delle incisioni, anche piccole, non fanno altro che aumentare i traumi, oltre a quelli che possono già essere causati dal veleno. I dispositivi di suzioni estraggono al limite un po’ di sangue ma non agiscono sui vasi linfatici, quindi non hanno nessun tipo di utilità.
      Cordiali saluti.
      Grégoire Meier
      http://www.serpenti-del-ticino.com

  2. Una volta da piccolo mio padre mi raccontò un episodio divertente: lui e alcuni amici erano in montagna, in Valle d’Aosta; a un certo punto uno dei suoi compagni di escursione sente qualcosa “bucargli” la gamba. Subito il panico: una vipera? In giro non si vede ma, costui è quasi certo di essere stato “morso”. Così inizia la frenetica “ritirata” verso un vicino ospedale…tutti trafelati i nostri amici arrivano finalmente all’ospedale…Risultato: nessun morso di vipera. Probabilmente costui si era fatto male con un legno o con una roccia appuntita.

    Adesso, al giorno d’oggi, la cosa può sembrare comica. Ma pensateci: erano i tardi anni ottanta o primi anni novanta al massimo. Dovevi basarti sulle tue conoscenze e basta. Non c’erano gli smartphone miracolosi che ti potevano illuminare… 😀

    Altri tempi, altro mondo, nel bene e nel male.

    1. Il laccio emostatico “da prelievo” (che non ha senso portare in ambiente) e soprattutto il tourniquet (da usare solo in casi molto selezionati e da personale esperto) possono aumentare l’edema (cioè il gonfiore) dei tessuti e ridurre la circolazione causando molti più danni che benefici.
      E’ invece consigliabile un bendaggio elastico leggero, da eseguire dopo aver rimosso anelli, orologio, bracciali e in senso centripeto (cioè dall’estremità verso la radice dell’arto colpito) facendo attenzione a non bloccare la circolazione.

      1. Perchè in senso centripeto ? Così facendo non si sposta il veleno dall’estremità dell’arto verso il corpo, cosa che ad un profano pare proprio il contrario di quello che si dovrebbe fare ?

  3. Sopra Cogne in una bella e lunga escursione mi sono fermato poco prima di un ponticello di legno a riposarmi, quando ho guardato per terra mi son ritrovato una vipera che era perfettamente arrotolata sul mio scarpone.
    Non è stato piacevole ma è andata via senza farmi nulla.

  4. Se arrampicando si pone per caso la mano su un appiglio a conca occupato da vipera..e’panico o terrore?
    Viene sconsigliata pure l’applicazione di impacchi di ghiaccio .Un tempo il siero lo vendevano in ogni farmacia , prodotto dall’istituto Sieroterapico Sclavo…erqno piu’ i rischi di shock anafilattico che i benefici, almeno dava una sicurezza psicologica…oltre alla dotazione del kit di pronto soccorso.Starei molto attento a prelievo di funghi o frutti spontanei .L’uso sempre piu’ frequente di bastoncini privati del puntale di gomma, produce un ticchettio che da’fastidio alle vipere e non solo. Se ve ne fossero di allevate, andrebbero bene anche nel prato di casa.. Qualcuno ha confuso rettile innocuo con vipera basandosi solo sul colore e l ‘ha preso in mano.. intervento d ielicottero.Poi la stampa dolomitica ha parlato di mutazioni nel colore dell’utile animaletto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close