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Gli operatori turistici ricorrono al Tar contro la chiusura del Passo Sella

Gli operatori turistici dei Passi Dolomitici non ci stanno alla chiusura del Passo Sella. Il Comitato ha dato incarico al un avvocato di Roma per presentare ricorso al Tar del Lazio. La chiusura era stata annunciata dalle Provincie di Trento e Bolzano solo dopo il via libera del Ministero delle Infrastrutture.

Osvaldo Finazzer, coordinatore del Comitato ha spiegato: “Stiamo operando al più alto livello perché ci risulta che anche la Regione Veneto sia intervenuta sul ministro Graziano Delrio per chiedere chiarimenti”, che si attiverebbe solo nel caso in cui a venire chiuso sarebbe il Passo Pordoi. L’assessore regionale bellunese Giampaolo Bottacin osserva inoltre che: “La mobilità è un diritto costituzionale, che nessuno può impedire” . L’assessore trentino Mauro Gilmozzi, che con Bottaci ha ancora qualche questione aperta rispetto al discorso acque, ha invece osservato nei giorni scorsi: “Chiariamo subito che i nostri vicini, a casa loro, potranno sempre fare ciò che vogliono. Non vorrei che mandassero le forze dell’ordine a presidiare il confine…”.

Ricordiamo che in occasione della chiusura del Passo è comunque previsto un collegamento da Plan de Gralba a Passo Sella e da Pian de Schiavanei al Passo Sella ogni 15 minuti oltre alla linea dorsale che va da Corvara al Passo Sella e poi a Canazei e viceversa (a cadenza oraria).

Finazzer ha anticipato: “Lunedì prossimo è in programma l’assemblea dell’Apt e contesterò radicalmente le affermazioni di Weiss”

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5 Commenti

  1. Per chi non conosce come va, i montanari mettono fieno in cascina d’estate…
    Anche pochi giorni di reddito ridotto si fanno sentire ..poi si deve tirare la cinghia.Chi vuole, ci passi in ..aprile, maggio, giugno …ottobre e novembre a stagione morta e trovera’ solitudine e locali chiusi.Se cerca unpassaggio in autostop….arriva notte.

    1. Ma lo sanno benissimo, quelli che hanno chiuso il passo. La norma serve solo a scoraggiare i turisti di lingua tedesca ad andare in Veneto e restare al di qua, in Trentino Alto Adige.
      Infatti si lamentano solo i veneti, guarda caso.
      E’ una banalissima guerra commerciale, altro che preservare la natura.

    2. Io dubito fortemente che la chiusura del passo limitata al solo mercoledì dei mesi di Luglio e Agosto metta in crisi il compartimento turistico di Val Gardena e Val di Fassa….temo invece fortemente che tale chiusura non risolva in alcun modo il problema dell’eccessivo traffico sui passi dolomitici

  2. caro sig. Bottacin visto che la mobilitá é un diritto costituzionale propongo di costruire un’ autostrada tutta dritta fino al passo, cosí ci si arriva prima senza quelle noiosissime curve, poi permettere che i quad, le moto e le fuoristrada possiano scorrazzare liberamente nei boschi del Bellunese sempre in nome della sacrosanta mobilitá o no? sii coerente almeno!

  3. Le Dolomiti non avevano nessun bisogno di essere dichiarate patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
    Speriamo che questo progetto non si trasformi in una maxispesa a carico di noi tutti, anzi mi auguro che non costi al paese neanche 1 (un) euro,
    nonchè che nessuno ne tragga profittoin alcun modo e che nessuno venga danneggiato dall’iniziativa.
    Non è il momento
    In sintesi sarebbe da dire “giù le zampe dalle nostre montagne”
    ciao

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