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White Ultra Run di Ivana Di Martino: da Chamonix 330 km di corsa in 90 ore

Ivana Di Martino, ultra runner non professionista ma soprattutto donna, madre e moglie, si prepara a intraprendere, grazie a Moncler, una nuova impresa da record: WHITE ULTRA RUN, una corsa non stop di 330 km in 90 ore, nel cuore dell’Alta Savoia, in Val d’Aosta.

Partenza il 31 maggio da Chamonix per una corsa ininterrotta, un flusso continuo che non prevede alcuna interruzione di tappe, correndo, chilometro dopo chilometro, per sfidare ogni limite di resistenza umana. Una prova diversa dalle altre affrontate in passato dalla sportiva, costruita su una dinamica atletica senza precedenti, sorretta da un impegno impensabile sotto ogni profilo, un’impresa che nasce dalla semplice volontà di dimostrare, ancora una volta, che la passione e la resilienza possono far superare ogni limite. Proprio resilienza è la parola chiave che caratterizza Ivana Di Martino in ogni sua impresa, è l’essenza che insegna a resistere, ad andare oltre e a superare ostacoli e difficoltà. È passione allo stato puro. White Ultra Run, un progetto unico nel genere, sfida un record assoluto e punta ancora una volta i riflettori su Ivana Di Martino e su come un’attività come la corsa, fatta di fatica, di sacrificio, di resistenza e, soprattutto, di un senso assoluto di libertà per il potere assoluto che è capace di generare. “Voglio provare il limite della fatica, della sopportazione fisica per dire a me stessa e, soprattutto a tutte le donne, che si può fare ogni cosa” dichiara Ivana di Martino. “Lo sfondo della montagna è la cornice di un sogno: solo correndo in un paradiso posso affrontare questa impresa e vincere la sfida contro me stessa”.

Tante le formidabili sfide vinte. La prima, intrapresa nel 2013, 21 volte Donna, altrettante mezze maratone in tutt’Italia, cui l’anno seguente segue Running for Kids per il Progetto Faro, percorso partito con una maratona da Lampedusa che scendeva di due chilometri ogni giorno su un arco di 21 giorni, passando per diversi centri di accoglienza. Rexist Run, nel 2015, ha visto Ivana divorare 700 chilometri in 8 giorni, attraversando l’Italia settentrionale da ovest a est, da Ventimiglia a Muggia, cioè, idealmente, dal tramonto all’aurora. Nel 2016 è la volta dei 909 km in 12 giorni da Milano a Bruxelles, valicando le Alpi con enormi dislivelli, per far arrivare un messaggio speciale di Banco Alimentare alla Commissione Europea.

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3 Commenti

  1. In pratica la distanza del Tor de Geants, ma con 1/3 del dislivello e coperta in 10 ore di piu’. Pero’ “non stop”, cioe'(?) camminando a 3.5 km/h per 90 ore. Un “record” davvero interessante. Redazione, ma lo rileggete quello che pubblicate o fate copia-e-incolla e sperate in bene?

    1. Però lei è una donna. Non è comunque una bella performance? O anche nelle ultra maratone di montagna abbiamo i comunicati furbi come da certe stelline dell’alpinismo italico? Chiedo

      1. Butti un occhio a un paio di classifiche femminili di ultratrail (Tor, Orobie, …), un’idea dovrebbe farsela. Okay che li’ i concorrenti si limitano ad andare da A a B il piu’ in fretta possibile, mentre in questo caso parliamo di un “record non-stop” che e’ ovviamente tutta un’altra cosa.

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