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Accordo National Geographic e Ev-K2-CNR per la stazione meteo sull’Everest. Nel 2011 fu montata da Daniele Nardi

Son passati 25 anni da quando la National Geographic Society ha pubblicato la stupenda carta topografica al 25.000 dell’Everest e della regione del Khumbu con indicato in chiaro il Laboratorio Osservatorio Piramide. Fu il primo riconoscimento pubblico internazionale di assoluto prestigio che rese orgoglioso il già ultraottantenne prof. Desio, l’allora presidente del CNR Rossi Bernardi e un nutrito gruppo di ricercatori e scienziati di varie discipline.

Da allora il Laboratorio Piramide di scienza e ricerca ne ha macinata tanta, molta di buona qualità e anche le pubblicazioni sono state molte e alcune di ottimo livello. Negli ultimi anni è subentrata qualche seria difficoltà come è stato anche recentemente riportato da Nature, la più prestigiosa rivista scientifica al mondo.

Nell’attesa che il Laboratorio Piramide riprenda a funzionare a pieno ritmo e a rappresentare al più alto livello internazionale la ricerca scientifica ambientale, geografica e medica, EVK2CNR e National Geographic hanno firmato in questi giorni un protocollo d’intesa per lavorare insieme a un progetto biennale legato a misure ambientali nella regione dell’Everest.

Il progetto prevede di condividere i dati storici meteoclimatici della Piramide e della rete meteo del Khumbu, l’esperienza tecnica e logistica organizzativa di EVK2CNR.

National Geographic organizzerà a partire dal mese di aprile di quest’anno una missione per ripristinare la stazione metoclimatica a Colle Sud a 8000 metri, la più alta al mondo, che EvK2CNR aveva attivato nel 2008 (tra gli alpinisti partecipanti Silvio Mondinelli, Marco Confortola e Michele Enzio) e riattivata nel 2011, ma che è di nuovo ferma dal 2013 dopo che i venti con raffiche fino a 250kmh avevano danneggiato l’impianto e i sensori.

La stazione meteo a Colle Sud, dietro la vetta dell’Everest

Fu un evento formidabile quello dal punto di vista  tecnologico e scientifico al quale lavorarono scienziati di assoluto prestigio come il bolognese Paolo Bonasoni del CNR ISAC e il suo gruppo, ma anche tecnici di grande professionalità come Giampietro Verza e alpinisti di assoluto valore come Daniele Nardi, Daniele Bernasconi, Gnaro Mondinelli  e Marco Confortola.

Nei prossimi due anni sarà ripristinata anche la completa operatività della rete delle stazioni meteo di Lukla, Namche, Periche e Changri Nup alle quali se ne aggiungeranno alte cinque. I dati confluiranno in un sistema integrato di elaborazione che National Geographic condividerà con EVK2CNR.

Alla missione di questa primavera parteciperanno anche una ventina di giornalisti delle principali testate internazionali e dunque si profila anche come evento mediatico di grande interesse.

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